Un nome che basta da solo a raccontare la storia e l’amore viscerale per il Napoli. Diego Armando Maradona Junior è cresciuto con il mito del papà, come tutti i tifosi azzurri, e con la passione per il calcio. Napoletano doc, per commentare la decisione di De Laurentiis di procedere con Garcia e il momento del Napoli, Maradona Jr è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Napoli e Garcia, Maradona Jr a Tag24

Settimana complicata in casa Napoli. La sconfitta con la Fiorentina ha riaperto il dibattito sulla posizione di Rudi Garcia. Gran parte dei tifosi azzurri si erano già schierati contro il tecnico francese, ma questa volta ad aggravare la situazione ci aveva pensato il presidente, Aurelio De Laurentiis. L’esonero del mister non era mai stato così vicino, ma dopo un breve dialogo con Antonio Conte, la dirigenza partenopea ha deciso di dare ancora una chance all’attuale mister. Per commentare il momento del Napoli, Maradona Jr, da sempre tifoso azzurro, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Situazione complicata in casa Napoli, ma alla fine De Laurentiis ha scelto di confermare, almeno per ora, Garcia. Decisione giusta?

“De Laurentiis negli anni ha dimostrato che sbaglia raramente, quindi se ha scelto di andare avanti con Garcia mi auguro abbia ragione lui. In sostanza penso sia difendendo la sua scelta, ma quello che conta ora è il bene del Napoli, che viene prima di tutto. Avrà fatto le sue valutazioni, mi auguro si convinto del tecnico francese e che presto questa squadra possa invertire la rotta perché i risultati di questo inizio di stagione non sono quelli che ci si aspettava”.

Una decisione che deriva solo dal no di Conte?

“Non ho rapporto diretto con De Laurentiis, quindi mi sono fatto un’idea solo ascoltando e leggendo in giro. Ha provato a prendere Conte e non ci è riuscito, a quel punto ha deciso di andare avanti con la guida tecnica di Garcia. A me, da tifoso, interessa in maniera relativa tutto quello che c’è dietro, la mia unica richiesta è che il Napoli possa tornare a vincere. È giusto che un allenatore del genere abbia un po’ più di tempo, perché effettivamente è passato davvero poco dal suo arrivo. L’importante però è che lui trovi nel minor tempo possibile la soluzione per uscire da questo momento di crisi”.

Ti preoccupa il suo rapporto con la squadra?

“Credo che determinate dinamiche le conoscano solamente coloro che sono effettivamente all’interno dello spogliatoio. Da fuori è complicato immaginare quello che sta succedendo. Io però sposo appieno le parole del capitano Di Lorenzo. Quando c’è una scelta di formazione o una sostituzione, si può essere d’accordo o meno, ma non si deve mai mancare di rispetto all’allenatore. Questo è poco ma sicuro. Per quanto riguarda Mario Rui invece ho un’idea diversa. È un amico per me, gli voglio un bene dell’anima. Se il suo agente, Giuffredi, ha detto certe cose è perché lui si è sentito ferito, nessuno si aspettava un’esclusione così drastica. Dall’altro lato è vero pure che c’è un tecnico pagato per prendere delle scelte, e in questo caso ha deciso così”.

Intanto sono passate otto giornate di campionato, a cosa può ambire questa squadra?

“Il Napoli resta una squadra forte, lo scorso anno ha vinto lo scudetto con 16 punti di vantaggio sulla seconda, dimostrando di essere in assoluto la formazione più forte. È rimasta più o meno la stessa rosa, escluso Kim, e quindi deve continuare a vincere ed ambire di nuovo allo scudetto. Oggi come oggi il tifoso è arrabbiato e deluso, è ovvio che siamo in ritardo e secondo molti sarebbe già un traguardo arrivare nelle prime quattro e rimanere in Champions League. Per me no, questa squadra deve lottare per il titolo. Se avessero vinto con la Fiorentina oggi saremmo a 2 punti dall’Inter e probabilmente staremmo parlando di una stagione diversa. I punti per strada si sono persi, ma le distanze si possono ancora accorciare con un paio di partite fatte bene. È ovvio che bisogna cambiare passo”.

Quando puoi segui il Napoli allo stadio ed è passato già un po’ di tempo da quando è stato intitolato a tuo padre. Ti ci sei abituato o resta sempre emozionante?

È sempre un’emozione straordinaria entrare al Maradona, uno stadio che porta il nome del mio papà. Io sono napoletano, tifoso del Napoli, per me è motivo di grande orgoglio. Lui si è meritato tutto questo amore e questo affetto. È bellissimo pensare che i miei figli, e i figli dei miei figli, potranno andare allo stadio, intitolato al nonno, come ho sempre fatto i e tifare gli azzurri”.

In merito alla morte di Maradona, ci sono aggiornamenti rispetto al processo?

“Per ora no, la giustizia sta andando avanti e ci sono delle indagini ancora in corso. Noi chiediamo solo che sia fatta luce su quello che è accaduto e che emerga la verità sulla morte di nostro padre. Cercheremo sempre di difenderlo a spada tratta, nelle sedi opportune, augurandoci che presto chi ha commesso errori possa pagare”.