Un accertamento preliminare da parte del Ministero della Giustizia nei confronti della giudice Iolanda Apostolico. A confermarlo in una nota è lo stesso titolare di via Arenula, il ministro Carlo Nordio, che puntualizza come l’indagine non costituisca né un accertamento ispettivo e neppure un’azione disciplinare.
A seguito di 4 interrogazioni parlamentari, essendo doveroso rispondere, ho dato mandato alle articolazioni competenti del Ministero di acquisire articoli di stampa e pubblicazioni sui social media relativi alla giudice di Catania, Iolanda Apostolico. Non si tratta di un accertamento ispettivo né tantomeno dell’avvio di un’azione disciplinare.
Proprio ieri aveva destato scalpore una nuova decisione del magistrato finito nella bufera. Apostolico ha posto il suo veto al trattenimento nel cpr di Pozzallo di altri quattro migranti tunisini sbarcati in Sicilia, contravvenendo alla disposizione del questore di Ragusa.
Accertamento preliminare per il giudice Apostolico, che fine hanno fatto i primi quattro migranti?
I primi quattro migranti “liberati” attraverso il provvedimento del giudice Apostolico datato 29 settembre, nel frattempo, si sono visti rifiutare le proprie richieste d’asilo. Secondo alcune indiscrezioni rilanciate dalla Lega, sarebbero adesso irreperibili.
Il provvedimento di Apostolico era stato emulato la scorsa domenica 8 ottobre, quando un altro giudice catanese, Rosario Cupri, non aveva convalidato sei trattenimenti.
Apostolico è finita nel mirino della maggioranza per aver sconfessato il famoso decreto Cutro con la sua decisione. La Lega, in particolare, ha rilanciato il famoso video che la ritraeva tra i manifestanti di una protesta contro l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini. Tuttavia, il legale dei primi quattro migranti l’aveva difesa, parlando di “decisione ineccepibile“.
Lega: “Un intervento è necessario”. Piantedosi: “Valuteremo e impugneremo”
Proprio il partito di Matteo Salvini ha commentato l’ultima decisione di Apostolico auspicando la necessità di “un intervento”, come consentito dalla Costituzione, “per rispetto della legge, del buonsenso e del popolo italiano”.
Incontrando i giornalisti a Cagliari, il titolare del Viminale Matteo Piantedosi ha assicurato la convinzione dell’esecutivo su provvedimenti “legittimi e rispettosi della cornice giuridica“.
Non conosco questi ultimi provvedimenti nel dettaglio e non do giudizi sommari su procedimenti giudiziari, ma valuteremo e impugneremo.
Gasparri (FI): “Radiazione dalla magistratura”. Rossomando (Pd): “Ingiustificabile aggressione personale a singoli magistrati”
Sulla questione, ancora una volta, si accende il dibattito politico. La destra pone sotto la lente d’ingrandimento la presunta irreperibilità di alcuni dei migranti liberati da Apostolico, come confermato dal deputato della Lega Stefano Candiani.
Troppo comodo fare sentenze e scaricarne il peso sulla collettività. Torna d’attualità la questione della responsabilità civile dei magistrati, e ovviamente la necessità di una seria riforma della giustizia.
Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri pone l’accento sulla “prudenza” di Nordio, che “non ha ancora disposto ispezioni”.
In effetti le ispezioni in questo caso sarebbero perfino insufficienti. Se esistesse, ci vorrebbe una misura più drastica come la radiazione dalla magistratura di chi si comporta in questo modo. L’uso politico della giustizia deve cessare.
La senatrice del Pd Anna Rossomando si focalizza invece sulla partecipazione di Apostolico ad una manifestazione, che “non può e non deve in nessun modo giustificare aggressione personale, deligittimazioni di singoli magistrati e della magistratura”.
Giudicare una sentenza dalla vita di un magistrato e non dai suoi argomenti ci porta fuori dalla civiltà giuridica.