I giovani in Italia sono sempre meno e vivono sempre più a lungo a casa dei genitori: è l’ultima fotografia dell’Istat sull’impoverimento demografico nel nostro Paese. Nel 2023, l’Istituto conta circa 10,2 milioni di persone di età compresa tra i 18 e i 34 anni. Numeri che sanciscono una perdita di oltre 3 milioni dal 2002.

Nel Mezzogiorno, rispetto ad altri territori della Penisola, la perdita risulta ancora più netta. Al Sud, però, nel complesso ci sono ancora più giovani in percentuale (18,6%) rispetto al Centro-nord (16,9%).

Istat, sempre più giovani in Italia vanno a vivere da soli dopo i 35 anni: i dati

Abbandonare la casa dei genitori diventa sempre più difficile, soprattutto nel Meridione. Al Sud ammonta al 71,5% la percentuale dei 18-34enni che nel 2022 vive in famiglia. Un dato che rimane comunque alto anche nel Nord Italia (64,3%) a fronte della media Ue (49,4%). Rispetto al 2001, i giovani che vivono ancora con i genitori risultano in forte aumento: allora la percentuale in Italia era al 62,2%.

Le nuove generazioni di giovani meridionali proseguono sempre più nei loro percorsi di studio. I cosiddetti “millennials”, ossia gli individui nati tra il 1981 e il 1995, sono di gran lunga più istruiti dei loro predecessori. Negli ultimi anni è aumentata la propensione agli studi universitari, soprattutto nel Mezzogiorno. Le immatricolazioni all’università rivelano una crescita tra il 2010 e il 2022 soprattutto nelle Regioni con alta disoccupazione e basso Pil pro-capite. Ne sono un esempio Sicilia, Sardegna e Calabria.

Inverno demografico: nel 2061 al Sud gli ultrasettantenni saranno il 30% della popolazione

Di questo passo, di qui ad una quarantina d’anni, gli ultrasettantenni saranno un terzo della popolazione al Sud. Secondo l’Istituto, nel 2061 il 30,7% della popolazione residente nel Mezzogiorno sarà anziana (18,5% nel Centro-nord).

Una tendenza legata a doppio filo alla scarsa propensione alla nuzialità e alla natalità in tutto il Paese. A proposito di matrimonio, nel 2021 l’età media alle prime nozze degli italiani è di circa 36 anni per lo sposo e 33 anni per la sposa. Nel 2004 le età medie erano rispettivamente 32 e 33.

Anche l’età media del primo concepimento delle donne appare in costante aumento: dai 30,5 anni del 2001 si è passati ai 32,4 anni di oggi.