Bernie Ecclestone, il 92enne capo della formula fino al 2017, si è dichiarato colpevole di frode per oltre 400 milioni di sterline

Si è dichiarato colpevole di frode per oltre 400 milioni di sterline Bernie Ecclestone, il 92enne ex capo della formula

A poco più di un mese dal processo che si sarebbe dovuto tenere il sedici novembre, stamane alla Southwark Crown Court, Bernie Ecclestone, il 92enne capo della formula fino 2017, si è dichiarato colpevole. Questo è quanto accaduto al termine dell’udienza preliminare, stando a quanto riportato in primis dalla BBC e successivamente ripreso dalle testate giornalistiche mondiali. L’accusa? Di frode fiscale, per non aver dichiarato dei beni posseduti a Singapore, tra il 2013 e il 2016, per il valore di più di 400 milioni di sterline (473 milioni di euro). A seguito di tale ammissione Ecclestone è stato condannato a 17 mesi di reclusione, ma non andrà in galera: è libero con la condizionale. Tale condizionale durerà per due anni. Qualora al termine di questo periodo non saranno commessi reati simili, la pena sarà cancellata, altrimenti una ipotetica ulteriore condanna si aggiungerà a quella attuale. Nell’udienza tenutasi ad agosto 2022 presso la Westminster Magistrates Court di Londra, Ecclestone si era dichiarato invece non colpevole davanti l’accusa di aver tenuto all’oscuro la HM Revenue and Customs (HMRC: ovvero l’agenzia fiscale del Regno Unito) riguardo questi suoi beni. L’ipotesi accusatoria era quella che Ecclestone avesse occultato l’esistenza di un fondo fiduciario con beni dal valore di più di quattrocento milioni di dollari americani. Tutto nasce infatti dalla scoperta, anni fa, di un trust a lui riconducibile con base a Singapore. Fu lo stesso Lawrence Wong, vice-premier di Singapore, a dichiarare il lavoro congiunto con le autorità inglesi per fare chiarezza sulla vicenda Ecclestone. Andrew Penhale, procuratore capo della corona, aveva infatti reso nota l’esistenza di un’accusa nei confronti di Ecclestone. Per le autorità inglesi infatti, sull’ex capo della Formula 1 pendeva l’accusa di frode per falsa dichiarazione, non avendo dichiarato all’HMRC l’esistenza dei sopracitati beni esteri.

Ecclestone è stato il grande capo della Formula 1 fino alla fine della 2016, data in cui aveva ceduto all’americana Liberty Media ogni diritto annesso alla Formula Uno.

Bernie Ecclestone: la dichiarazione di colpevolezza e le controversie degli ultimi anni

Negli ultimi anni non sono mancate per Bernie Ecclestone le controversie e i problemi legali. Anche se datata 2009, molti ricorderanno l’intervista rilasciata al Times dove l’allora capo della F1 si lasciò andare a delle affermazioni controverse – per cui si scusò successivamente – sulla figura di Adolf Hitler e Max Mosley, figlio di Oswald Mosley, il fondatore della British Union of Fascists.

A ridosso dell’omicidio di George Floyd, Lewis Hamilton aveva lanciato la campagna We Race As One. Inizialmente Ecclestone mostrò il suo sostegno all’iniziativa promossa dal pilota britannico, salvo poi però rilasciare in seguito alcuni commenti alla CNN sul tema diversità che scatenarono non poche polemiche. Lewis Hamilton rispose sui social a queste dichiarazioni e Formula One Group mostrò subito la propria distanza da quanto detto da Ecclestone, tanto da lasciare che in seguito Ecclestone non avesse più il titolo di presidente emerito tenuto dopo la vendita dei suoi diritti ai sorpacitati americani di Liberty Media. Ecclestone, il 30 giugno 2022 in una intervista per Good Morning Britain aveva espresso il suo apprezzamento nei confronti di Putin e rilasciano dichiarazioni sulla guerra in Ucraina che anche in questo caso sollevarono polemiche. Ora, dopo essere stato arrestato il 25 maggio 2022 dalle autorità brasiliane per possesso illegale di armi da fuoco, prima di salire su un volo privato con destinazione svizzera, con vicenda conclusa con il pagamento della cauzione, Ecclestone oggi ha dovuto fare i conti con l’ultima vicenda giudiziaria a suo carico.