Diplomatica e scrittrice italiana, ecco chi è Elena Basile, l’ambasciatrice in pensione dallo scorso giugno che vediamo sempre più spesso nei talk show televisivi, chiamata in qualità di esperta in tema Esteri. Alle sue spalle, la donna vanta un’importante carriera diplomatica tra la Svezia e il Belgio. Più di una volta le sue dichiarazioni pubbliche hanno scatenato non poche polemiche.
Chi è Elena Basile ambasciatrice
Dopo i suoi recenti interventi in noti programmi televisivi italiani come “Otto e mezzo” di Lilli Gruber su La 7, in molti si pongono la stessa domanda: chi è Elena Basile, ex ambasciatrice ed esperta di politica internazionale? Come abbiamo anticipato all’inizio, la professionista è in pensione da giugno del 2023, dopo una lunga carriera nel settore della diplomazia.
Elena Basile oggi è una scrittrice di narrativa ed una commentatrice di politica internazionale, come si può leggere nella sua breve biografia online presente sul web. Da qualche mese non svolge più il suo lavoro di ambasciatrice. Lei è anche autrice di diversi articoli pubblicati sul giornale Il Fatto Quotidiano.
Dopo i primi anni presso l’ambasciata di Antananarivo, in Madagascar, tra il 2013 e il 2021 ha ricoperto il ruolo di ambasciatrice italiana in paesi come la Svezia e il Belgio. Ha ricevuto diversi riconoscimenti per i suoi servizi. Tra questi vi è, ad esempio, quello dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
In molti la definiscono già “la nuova Alessandra Orsini”. Le sue posizioni infatti, come quelle del professore esperto di guerra in Ucraina, sono state spesso e sono tutt’oggi controcorrente. Quella di Elena Basile, soprattutto per quanto riguarda la guerra in corso tra Israele e Palestina, è una narrazione abbastanza insolita.
Il suo nome in realtà è noto già da luglio scorso quando aveva pubblicato, come abbiamo anticipato appena sopra, una serie di articoli con il nome di “Ipazia” su Il Fatto Quotidiano. Tali pezzi avevano scatenato commenti negativi e critiche in quanto la scrittrice contestava l’operato di Kiev e del governo Zelensky prima e dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.
Le dichiarazioni di Elena Basile
Di recente si è tornato a parlare di Elena Basile perché, ospite in altri programmi televisivi italiani, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che hanno fatto discutere. Lei stessa è stata al centro di animate discussioni con personalità come Paolo Mieli o Aldo Cazzullo.
In televisione, l’ex ambasciatrice si è esposta commentando l’attuale situazione in Israele. Nello specifico ha assunto una posizione critica nei confronti del governo di Tel Aviv. Ha sostenuto che è “assolutamente indifendibile” l’arroganza con cui il mondo occidentale crederebbe di appartenere ad una civiltà privilegiata.
Secondo Basile, è importante ricordarsi che nelle relazioni internazionali bisogna tenere conto dei diversi interventi dei vari Stati che, stando alla sua opinione, sarebbero entrambi legittimi e dunque ugualmente importanti. Molti hanno interpretato le sue frasi come un tentativo di mettere sullo stesso piano gli aggressori e gli aggrediti.
Così poco dopo la donna si è difesa e ha precisato di non essere una filo-palestinese contro i filo-israeliani. Poi ha affermato:
Smettiamola per piacere di preparare l’opinione pubblica per gli orrori che sappiamo seguiranno. L’atteggiamento europeo oggi è gravissimo. Molte volte si parla di aggredito e di aggressore, ma il diritto internazionale non è statico. Il diritto internazionale ha bisogno di una prospettiva storica.
L’ex ambasciatrice e oggi scrittrice ha continuato il suo discorso affermando che è chiaro, al giorno d’oggi, che sia giusto rimanere inorriditi di fronte alle barbarie compiute dal gruppo Hamas in Israele. Però, dall’altra parte, lei stessa ha ricordato che è importante anche ricordare e ricostruire il motivo per cui l’organizzazione è nata.
Secondo Elena Basile inoltre, la mediazione sarebbe da fare con i nemici non solo con gli amici. Lo ha affermato ospite da Lilli Gruber durante una puntata del programma “Otto e mezzo” su La 7.
Cos’ha detto su Hamas
A suscitare però critiche ancora più importanti sono state le sue ultime parole riguardo agli ostaggi americani che, al momento, si trovano nelle mani di Hamas. Secondo John Kirby, portavoce della Casa Bianca, questi sarebbero pochi.
L’ex ambasciatrice Elena Basile, sempre ai microfoni del programma di La 7, ha commentato così le parole di Kirby:
Peccato. Perché in effetti se fossero tanti gli Stati Uniti potrebbero avere un ruolo di mediazione.
Questa frase non è di certo andata giù agli altri ospiti in studio, come il giornalista Aldo Cazzullo, che ha subito incalzato:
Ma come fa a dire una cosa del genere? Finché stiamo scherzando va bene, ma questo… Non è una buona notizia che ci siano pochi ostaggi americani? Ma cosa sta dicendo? Si vergogni della sua erudizione.
A questo punto allora la scrittrice ha replicato:
Che differenza ci sarebbe se ci fossero più ostaggi americani e meno ostaggi francesi? È un attacco assurdo, non faccia una gerarchia delle vite umane.
Video
Ecco le dichiarazioni di Basile sugli ostaggi di Hamas e lo scontro con Cazzullo.