Si potrà presentare domanda di recupero dei contributi Inps dal saldo e stralcio entro il 10 novembre 2023. È stato lo stesso Istituto di previdenza a chiarire come inviare la richiesta con la circolare numero 86 del 10 ottobre scorso. In base alla nota, potranno presentare domanda i lavoratori iscritti alla gestione degli artigiani e dei commercianti, i lavoratori agricoli autonomi, i committenti e i liberi professionisti iscritti alla Gestione separata Inps che abbiano beneficiato del saldo e stralcio e che si siano visti, di conseguenza, cancellati i debiti contributivi fino a 1.000 euro.

Pertanto, tutti gli interessati hanno periodi di mancata copertura riguardo alla contribuzione ai fini della pensione. Il decreto “Lavoro” dello scorso 4 maggio (Dl 48 del 2023) ha stabilito la possibilità di riconteggio dei contributi mediante il versamento di quanto dovuto.

Saldo e stralcio contributi Inps, ecco come presentare domanda

È fissata al 10 novembre prossimo la scadenza per presentare domanda all’Inps di recupero dei contributi previdenziali annullati insieme ai mancati pagamenti dal 2000 al 2015 in automatico. I lavoratori sopra indicati che avessero utilizzato il sistema del saldo e stralcio per annullare i mancati pagamenti dei contributi, possono rettificare la scelta, versando quanto dovuto entro il 2 gennaio 2024.

C’è poco tempo, però, perché bisogna presentare domanda entro il 10 novembre 2023 presso le strutture territoriali dell’Inps. Con la domanda si può scegliere se pagare tutto in un’unica soluzione o a rate. Tuttavia, considerando i tempi limitati, le rate dovrebbero essere al massimo due.

Saldo stralcio contributi Inps, quali sono i debiti per i quali si può presentare domanda?

Due sono in particolare i provvedimenti oggetto di saldo e stralcio che hanno determinato la cancellazione dei debiti contributivi. Il primo, sul quale il contribuente può chiedere il riconteggio all’Inps, è quello ai sensi dell’articolo 4 del decreto legge numero 119 del 2018, che prevede lo stralcio dei debiti di importo residuo, fino a 1.000 euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010. Il modulo per fare la richiesta è l’allegato numero 1 alla circolare dell’Inps.

Dove trovare i modelli di domanda?

Il secondo prevede il riconteggio dei debiti contributivi annullati secondo quanto prevede il comma 222, dell’articolo 1, della legge numero 197 del 2022 (legge di Bilancio 2023) per quanto riguarda lo stralcio dei debiti di importo residuo, fino a 1.000 euro, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Il modello della domanda è l’allegato numero 2 della comunicazione dell’Inps.

Come compilare gli allegati 1 e 2?

I soggetti interessati a presentare istanza per il recupero dei contributi Inps dei debiti stralciati, devono indicare il numero della cartella di pagamento o dell’avviso di addebito. Se dovessero mancare queste informazioni, si potranno indicare i periodi relativi all’annullamento dei contributi per i quali si richiede, ora, la rettifica. Inoltre, il contribuente deve scegliere nella domanda il metodo di pagamento, se in un’unica soluzione oppure a rate (di importo pari tra di loro e senza necessità di preventiva autorizzazione da parte dell’Istituto di previdenza territoriale).

Riconteggio dei versamenti previdenziali

Con la domanda, il debitore si assume la responsabilità di pagare quanto dovuto entro la fine dell’anno 2023 (2 gennaio 2024 perché il 31 capita di domenica e il 1° gennaio 2024 è una giornata festiva). Il ricalcolo del debito contiene non solo i contributi dovuti, ma anche le eventuali sanzioni. Nel caso di debiti contributivi annullati ai sensi di quanto prevede la legge di Bilancio 2023, il richiedente deve indicare anche l’indicato eventualmente versato alla data del 1° gennaio 2023 fino alla data di annullamento, ovvero fino al 30 aprile 2023.