Il mondo delle imprese e delle società continua a essere investito dai obblighi e normative, adempimenti e scadenze da rispettare. Uno degli ultimi interventi legislativi riguarda la creazione del Registro dei Titolari Effettivi. Ma di cosa si tratta e chi è coinvolto?

Cos’è il Registro dei Titolari Effettivi

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha lanciato un nuovo strumento di trasparenza per le entità aziendali. Il 9 ottobre 2023, grazie a un decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale, è stato ufficializzato il funzionamento del Registro dei Titolari Effettivi. La finalità principale di questo registro è aumentare la trasparenza nel settore aziendale e prevenire pratiche illecite, come il riciclaggio di denaro.

Chi è chiamato all’adempimento?

  • Il decreto ha stabilito chiaramente quali entità devono conformarsi a questa nuova normativa:
  • Società dotate di personalità giuridica;
  • Persone giuridiche private come associazioni e fondazioni riconosciute;
  • Trust e strutture giuridiche simili ai trust.

Queste entità sono tenute a comunicare i dettagli dei loro titolari effettivi al Registro delle Imprese gestito dalle Camere di Commercio. E c’è una data limite per farlo: l’11 dicembre 2023.

Breve panoramica sul Registro dei Titolari Effettivi

La creazione del Registro dei Titolari Effettivi risponde ad esigenze europee, con il decreto legislativo 231 del 2007. Tuttavia, la vera svolta è avvenuta con la messa in opera del decreto del Ministero dell’Economia n° 55 del 2022, che ha delineato le regole del gioco. Il Registro, suddiviso in due sezioni principali, è stato poi reso operativo dal decreto del Mimit nel 2023.

Le due sezioni del Registro sono:

  • Una dedicata alle imprese e persone giuridiche private.
  • Una riservata ai trust e ai corrispettivi istituti giuridici.

E centralmente, il fulcro di tutto: il titolare effettivo. Si tratta della figura chiave, l’individuo di riferimento dietro ogni entità.

Identificazione del Titolare Effettivo

La definizione di titolare effettivo all’interno di questa normativa antiriciclaggio si riferisce alle persone fisiche che detengono o controllano un’entità giuridica o che ne beneficiano in ultima istanza. Ciò è essenziale per identificare e prevenire tentativi di occultare l’identità dietro complesse strutture societarie o organizzazioni.

La normativa stabilisce criteri precisi per identificare il titolare effettivo:

  • Criterio basato sulla proprietà dell’entità;
  • Criterio basato sul controllo dell’entità;
  • Criterio residuale.

È fondamentale comprendere che questi criteri sono da applicarsi in successione, e non in alternativa, garantendo così una corretta identificazione del soggetto.

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Modalità di comunicazione al Registro delle Imprese

Se si è un soggetto interessato, sarà essenziale inviare una serie di informazioni dettagliate. Queste includono:

  • Identità del titolare effettivo: nome, cognome, cittadinanza e codice fiscale.
  • Dettagli della partecipazione al capitale.
  • Eventuali altre modalità di controllo o rappresentanza.
  • Informazioni aggiuntive come l’indirizzo email certificato e l’indirizzo della sede legale.

Per coloro che rappresentano trust o istituti giuridici, la procedura richiede anche la denominazione del trust, gli estremi dell’atto di costituzione e altri dettagli correlati.

Le società e le entità coinvolte non possono semplicemente inviare una lettera o una mail. La comunicazione deve avvenire in modo specifico. Il processo consiste nell’invio di una pratica telematica attraverso l’ambiente di compilazione DIRE (o software compatibili di terzi) utilizzando esclusivamente il modello TE. Importante sottolineare che tale comunicazione deve essere indipendente e non può essere affiancata da altri adempimenti contemporanei.

Per garantire l’autenticità e la sicurezza della comunicazione, la distinta e l’autodichiarazione relative ai dati dei titolari effettivi devono essere firmate digitalmente. La trasmissione del documento deve essere eseguita esclusivamente dal soggetto responsabile della comunicazione e non è permesso affidarsi a terzi mediante un “modello di procura speciale”.

Registro dei Titolari Effettivi: scadenze da rispettare

Nonostante il Registro dei Titolari Effettivi sia stato ufficializzato il 9 ottobre 2023, le entità coinvolte hanno avuto la possibilità di iniziare la comunicazione dal giorno successivo, ovvero il 10 ottobre. Ma attenzione: la data limite per questa operazione è stata fissata per l’11 dicembre 2023. Questo significa che tutte le entità coinvolte hanno esattamente sessanta giorni dalla data di pubblicazione del decreto per conformarsi.

Responsabilità e sanzioni

Ogni procedura ha un costo e, in questo caso, il diritto di segreteria è di 30 euro. Ma c’è qualcosa di ancora più cruciale: il rispetto dei tempi. Nel caso di inadempimento, non c’è da sorprendersi: le Camere di Commercio interverranno con controlli e possibili sanzioni.

Infatti, ritardi o omissioni potrebbero portare a sanzioni pecuniarie comprese tra 103 e 1.032 euro. Si segnala però una riduzione per coloro che sanano la loro posizione entro 30 giorni dalla scadenza.