L’ex capitano della Bulgaria di pallavolo Vladimir Nikolov positivo ad un controllo antidoping 2012: ma la vicenda è venuta a galla solo ora
Vladimir Nikolov, ex capitano della Bulgaria di pallavolo, fu scoperto positivo al doping ai Giochi Olimpici di Londra 2012
Questa storia a quanto pare sembra sia divisa in due parti, in due momenti distinti in due periodo diversi. C’è un antefatto, un episodio, un prima, ed è datato 2012. Siamo ai Giochi Olimpici di Londra e sul campo da pallavolo si sfidano Bulgaria e Gran Bretagna. Era il 29 luglio 2012, si giocavano ancora i primi turni del torneo. I padroni di casa vengono sconfitti per tre a zero. A quelle Olimpiadi la Bulgaria concluderà la sua avventura al quarto posto. Tra i giocatori in campo per la Bulgaria, nel ruolo di opposto, c’è anche Vladimir Nikolov, nato a Sofia il 3 ottobre 1977, una carriera spesa tra Levski Sikonko – dove ha militato tra il 1995 e il 2002 – e altra squadra di club europee. Tra queste, anche tre club italiani: Trentino (2007-2008), Cuneo (2008-2011) ed infine il Piacenza, fino alla stagione 2011-2012, dopo la quale si trasferirà in Turchi al Galatasaray. Il bulgaro chiuderà poi la carriera in Francia, al ASUL Lyon dopo giocherà per tre anni, fino al 2016. Tanti i trofei vinti nella sua carriera sul campo, tra tioli nazionali e coppe europee, senza tralasciare gli svariati riconoscimenti individuali conquistati negli anni agonistici. Ora, però, tornando a quei due punti distanti nel tempo su cui si basa questa vicenda, se torniamo ancora alla sua partita con la nazionale dei Giochi Olimpici di Londra del 2012 è perchè in quell’occasione, a seguito di un controllo anti-doping, Vladimir Nikolov risultò positivo. La vicenda però sta venendo a galla in queste ore, con il sito bulgaro sportal.bg che dimostra come all’interno dell’archivio online del sito del Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS), situato a Losanna, in Svizzera, sia presente un documento in cui il capitano risulti colpevole di doping. Ciò che apprendiamo dalla lettura di questo documento, è che il prelievo del campione effettuato sul pallavolista risale alla data della partita, di conseguenza ipotizziamo sia stato preso dopo la vittoria contro gli inglesi. Ad effettuare i test a Londra fu la WADA, l’Agenzia Mondiale Anti-Doping.
Vladimir Nikolov: la vicenda della sua positività al doping venuta alla luce solo in questi ultimi giorni
Ora la storia si sposta in anni più vicini ai nostri. poichè dopo il primo test, i campioni vennero trasferiti a Losanna e analizzati di nuovo nel 2019. Il risultato è la presenza di uno steroide anabolizzante vietato: la metabolita metiltestosterone. La decisione di un ricorso da parte dei CIO bulgaro è datata ottobre 2020, ma di questa vicenda non si è saputo nulla fino a pochi giorni fa. Vladimir, padre di Aleksandăr Nikolov, schiacciatore nell’Associazione Sportiva Volley Lube di Macerata, come riportato dalla medesima fonte bulgara – e come possiamo leggere direttamente dalle fonti ufficiali – si è dichiarato immediatamente colpevole, ricordando come all’apertura del campione B venne trovata quella sostanza. Già all’interno del documento ufficiale alla base di questa vicenda, su come tutto questo sia potuto accadere, Nikolov ha ammesso di non averne idea. Leggiamo infatti che Nikolov dichiarò allora di non aver mai usato sostanze proibite e di aver preso solo integratori forniti dallo staff medico della squadra. Inoltre affermò di non preso nessun farmaco privo di prescrizione medica. L’unica ipotesi che fornì fu la possibilità di un integratore contaminato. Ciò che possiamo aggiungure alla conclusione di questa vicenda è che il Comitato Olimpico Bulgaro (BOK) e la Federazione Pallavolistica Bulgare (BFV) fossero a conoscenza della vicenda.