La guerra in Ucraina continua con la scia di morti e feriti. Durante la notte di scontri il bilancio indica tre morti per l’abbattimento di un drone a Belgorod, una regione di frontiera tra Russia e Ucraina. Il governatore del posto ha evidenziato la dinamica dell’evento: il drone in questione, ucraino, è stato intercettato e distrutto in prossimità della città. Tuttavia, il suo abbattimento ha causato una serie di rottami che sono piombati nell’area vicina, incendiando un edificio residenziale.
Guerra in Ucraina, tre vittime a Belgorod per un drone: cosa è successo
I soccorritori si sono subito messi al lavoro per cercare di prestare i primi aiuti. Un bilancio iniziale faceva riferimento a un uomo e una donna rimasti uccisi, in seguito si è aggiunto a loro un bambino ritrovato dagli uomini che scavavano tra le macerie. Un’altra ferita, invece, nei pressi della regione di Sumy, oggetto di bombardamenti durante la scorsa notte. Anche a Kiev si sono registrate diverse incursioni nella notte, con ben 28 droni abbattuti su 33 lanciati dalla Russia.
Putin per la prima volta all’estero dopo il mandato internazionale di arresto
Mentre nelle regioni ucraine continua ad imperversare la guerra, i leader di Ucraina e Russia sono impegnati in viaggi esteri per consolidare il proprio status. Nella giornata di ieri il presidente Volodymyr Zelensky ha visitato a sorpresa Bruxelles mentre è notizia di questa mattina il viaggio di Vladimir Putin all’estero, il primo dopo il mandato internazionale di arresto.
Il leader russo è arrivato in Kirghizistan per la partecipazione ad un vertice che riguarda le Comunità di Stati indipendenti, in cui risiedono oggi la maggior parte delle ex repubbliche sovietiche. Il capo del Cremlino non corre alcun rischio di essere arrestato poiché il Kirghizistan non ha aderito al Trattato di Roma, ragion per cui sul suo suolo non sono riconosciuti i mandati d’arresto internazionali.
Il fronte ucraino, invece, incassa un nuovo sostegno da parte degli Stati Uniti, confermato anche tramite dichiarazione ufficiale del segretario di Stato americano Antony Blinken.
“Ad oggi l’Ucraina ha riconquistato più della metà del territorio preso dalla Russia dal 2022. Le armi e le attrezzature annunciate oggi contribuiranno a sostenere i progressi dell’Ucraina e a creare ulteriore slancio.”
Il Dipartimento della Difesa USA ha stanziato un nuovo pacchetto di aiuti pari a 200 milioni di dollari. Nel pacchetto di armi sono presenti i missili Aim-9M per la difesa aerea, un tema cruciale spesso sottolineato da Zelensky. Si ritrovano però anche munizioni per Himars, colpi d’artiglieria e armi più leggere con oltre 15 milioni di munizioni.
Nonostante i passi avanti compiuti nella controffensiva, alcune fonti militari ucraine evidenziano un ritorno delle azioni russe nei pressi di Avdiivka, città che in passato era stata assediata per mesi. Si è segnalato, infatti, un massiccio spostamento di truppe e attrezzature nella sua direzione. Nell’area dove sembra si stia combattendo uno tra gli scontri più duri dal momento in cui la Russia ha iniziato l’intera offensiva in Ucraina. Pare che i due eserciti siano in guerriglia da martedì e che, fino a questo momento, gli ucraini siano riusciti a respingere 10 attacchi.