Tra le misure di maggiore impatto sui lavoratori alle dipendenze della legge di Bilancio 2024, gli aumenti degli stipendi arriveranno da un minore carico di contributi previdenziali da versare. È quasi certa la conferma dei tagli del cuneo fiscale anche per il prossimo anno, con percentuali che dovrebbero rimanere del 6% e del 7% per i redditi fino a 35mila euro all’anno.
Ma non si tratterà dell’unico intervento nella Manovra del governo per il 2024. Il governo dovrà adeguare anche gli stipendi di lavoratori del pubblico impiego. Per questo capitolo di spesa della legge di Bilancio, lo stanziamento dovrebbe essere di 6 miliardi di euro, circa la metà dei quali dovrebbero andare ai medici, infermieri e operatori socio-sanitari per il nuovo contratto.
Aumenti stipendi 2024 con meno contributi da versare: di quanto aumentano le retribuzioni
Prende sempre più forma il disegno di legge di Bilancio 2024 del governo guidato da Giorgia Meloni. Tra gli interventi maggiormente impattanti sugli stipendi dei lavoratori alle dipendenze, dovrebbe essere confermato il taglio del cuneo fiscale per chi guadagna fino a 35mila euro all’anno al lordo. Le percentuali dovrebbero rimanere quelle in vigore nella seconda parte di quest’anno.
Ovvero, i lavoratori alle dipendenze che guadagnano fino a 25mila euro all’anno, avranno un taglio dei contributi da versare alla previdenza a proprio carico del 7%. Si tratta delle retribuzioni mensili che, al lordo, arrivano a 1.923 euro. Un punto percentuale in meno, pari al 6%, sarà il taglio dei redditi di poco più alti, ovvero di chi guadagna tra i 25mila e i 35mila euro annui, al lordo. Anche per questa platea, si parla delle retribuzioni mensili da 1.923 a 2.692 euro lordi al mese.
Aumenti stipendi come cambiano le retribuzioni con il taglio del cuneo fiscale
Il governo dovrebbe procedere con la conferma degli sconti contributivi dal momento che eliminarli comporterebbe una riduzione della busta paga mensile mediamente di 100 euro. Il rinnovo, secondo le voci che arrivano dal ministero dell’Economia e delle Finanze di Giancarlo Giorgetti, avverrà per tutto il 2024, ma dovrà essere finanziato anche nei prossimi anni.
Sarebbe rischioso per questo o per qualsiasi governo successivo, non confermare una misura di questo tipo che assicura consenso tra i lavoratori alle dipendenze.
Riforma fiscale 2024, quali aumenti con le nuove aliquote Irpef?
Gli aumenti degli stipendi saranno assicurati anche dalla riforma fiscale con la riduzione delle aliquote Irpef da quattro a tre. Qualche punto percentuale di sconto di imposte da versare sarà assicurato anche in questo caso. Infatti, i primi due scaglioni di reddito, quello fino a 15mila euro lordi all’anno e quello fino a 28mila euro, dovrebbero essere accorpati in un unico scaglione. L’aliquota applicata a tutta la classe dei redditi sarebbe pari al 23 per cento, con un taglio di due punti percentuali per i redditi da 15.001 euro lordi.
Per lo scaglione fino a 15mila euro, dunque, non cambierebbe nulla sul piano delle aliquote Irpef nel 2024. Infatti, chi guadagna fino a questo tetto avrebbe lo stesso livello di imposte, tenendo presente della no tax area di 8.000 euro. Per chi superi i 15mila euro, invece, il risparmio in termini di imposte sarebbe pari a 20 euro in corrispondenza di 16mila euro di retribuzioni all’anno. Per salari più alti, le simulazioni quantificano uno sconto maggiore di 40 euro per ogni 2.000 euro di reddito più alto.
Ciò significa che, a 20mila euro di reddito, si risparmiano 100 euro e a 28mila euro il taglio è di 260 euro. Superando i 28mila euro di retribuzioni annue si arriva a risparmiare al massimo 280 euro.