È corsa ai lavori del superbonus entro la fine del 2023 per sfruttare l’agevolazione massima del 110%: anche a settembre scorso, il più alto dei bonus sui lavori di ristrutturazione e di efficientamento energetico ha fatto registrare numeri da record. Secondo i dati diramati nella giornata di oggi, 11 ottobre 2023, dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile (Enea), i contribuenti stanno cercando di far partire gli ultimi cantieri prima che il bonus scenda, nel 2024, al 70 per cento nel caso dei condomini, oppure non esista più, come nel caso delle villette e delle unità abitative unifamiliari. 

Nel frattempo, non tutti i lavori sono agevolati al 110%. Infatti, i contribuenti che sono riusciti ad agganciare il massimo del superbonus sono quelli che sono riusciti a centrare specifici requisiti, come lo stato di avanzamento dei lavori delle villette, o la presentazione della Cila nel caso dei condomini. 

Intanto, il superbonus è arrivato a 88 miliardi di euro di interventi dal suo debutto nel 2020 a oggi. Nel mese di settembre sono stati avviati altri cinquemila nuovi cantieri e le nuove spese sono state effettuate per un totale di 3,2 miliardi di euro. Gli alti numeri si registrano nonostante il decreto 11 del 2023 abbia posto il blocco alla cessione dei crediti d’imposta e all’applicazione dello sconto in fattura. 

Superbonus, è corsa ai lavori entro fine 2023: numeri record anche a settembre, ecco chi può avere ancora il bonus 110%

Continua a far segnare numeri da record il superbonus con agevolazione massima del 110% (per chi può) o del 90% per i nuovi cantieri del 2023 per i contribuenti che non riescano a rientrare nei requisiti di presentazione della certificazione asseverata di inizio dei lavori (Cina per i condomini, oltre alla delibera), o di stato di avanzamento dei lavori (per le villette).

A settembre 2023, secondo i dati dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile (Enea), i nuovi lavori hanno fatto registrare spese per 3,2 miliardi di euro che portano il totale del superbonus a 88,17 miliardi di euro, nonostante non si possa cedere i crediti d’imposta o applicare lo sconto in fattura su buona parte dei nuovi cantieri. 

Superbonus corsa bonus 110%, si continua a far partire i lavori 

Nell’ultima rilevazione del mese scorso, riferita ad agosto 2023, l’Enea certificava un totale di spese del superbonus pari a 85 miliardi di euro. L’incremento del superbonus, anche a settembre, riguarda essenzialmente lavori sulle parti comuni dei condomini e sulle singole unità abitative.

Della montagna di crediti del superbonus, 50 miliardi riguardano i condomini, con l’applicazione del 110% nel 2023 per quali che entro il 18 novembre 2022 avevano adottato la delibera condominiale e presentato la Cila entro il 31 dicembre 2022. A queste condizioni, è possibile agevolare i lavori con il bonus 110%, ma occorre far presto perché il superbonus non beneficia di ulteriori proroghe di scadenza dopo il 31 dicembre 2023. 

Interventi edilizi, ecco quali sono le scadenze del 31 dicembre 2023 

Pertanto, le spese fino a fine anno saranno agevolate del 110% (o del 90% per chi non fosse rientrato nel massimo del bonus), mentre dal 1° gennaio 2024 si scenderà al 70 per cento, prima dell’ultimo anno di sperimentazione, il 2025, che prevede appena il 65 per cento di sconto. 

La riduzione delle agevolazioni fiscali sta portando quindi i condomini ad affrettarsi con l’avvio dei lavori o di concludere quelli già iniziati per non perdere i maggiori sconti. Inoltre, la data di fine anno dovrà segnare la giusta corrispondenza tra i bonifici effettuati a saldo dei lavori e l’avanzamento degli stessi. Solo con tale allineamento, i contribuenti potranno agevolare le spese con la cessione dei crediti d’imposta o lo sconto in fattura.