Calciatore e uomo raffinato, oltre al pallone ha coltivato da sempre la passione per l’arte. Oscar Damiani, Giuseppe all’anagrafe, è stato un’ala di grande successo. Nato a Brescia, cresciuto nelle giovanili dell’Inter, in carriera ha vestito, oltre a quella nerazzurra, la maglia dei club più importanti di Serie A. Napoli, Juventus ma anche Milan e Lazio, ha avuto anche il privilegio di essere convocato in Nazionale, Under21 prima e maggiore poi. Soprannominato Flipper, nomignolo che gli aveva dato Gianni Brera, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo ha intrapreso, la carriera da procuratore. È stato uno dei primi calciatori a farlo e ha seguito gli interessi di nomi importantissimi del panorama nazionale e internazionale. Per commentare il possibile esonero di Garcia, Damiani è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il possibile esonero di Garcia, Damiani a Tag24
Il Napoli sembra in balìa delle onde. Il 3 a 1 rimediato contro la Fiorentina ha riaperto una cicatrice che ancora non si era chiusa per bene. La crisi sembrava scacciata, e invece è bastata una sonora sconfitta per far precipitare la situazione. De Laurentiis sta valutando cosa fare con Garcia, che per ora è rientrato in città e ha diretto l’allenamento di oggi pomeriggio. Il destino del tecnico francese però sembra ormai segnato. Per commentare il possibile esonero di Garcia, Damiani, che ha vestito la maglia azzurra nella stagione 72/73 e poi di nuovo dal 79 all’82, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Tag24.
Dopo i risultati e le dichiarazioni di De Laurentiis, l’esonero di Garcia è l’unica via percorribile?
“Penso di no, sarebbe un fallimento anche per De Laurentiis. Penso che sarebbe giusto dargli ancora tempo e fiducia, anche se la situazione è un po’ complicata. Purtroppo la classifica parla chiaro, il Napoli ha perso troppi punti per strada, ma sulla bilancia si deve mettere tutto. C’è stato un cambiamento importante, c’è bisogno di assestamento adesso. Spalletti aveva fatto una stagione straordinaria e raggiunto un traguardo importantissimo, ripetersi è sempre difficile. Penso che questo non si può non tenere in considerazione”.
Eppure con la squadra pare non esserci feeling, lo hanno dimostrato molti calciatori in campo…
“Non penso che lo spogliatoio sia contro di lui. I giocatori sono così, quando vengono sostituiti spesso hanno reazioni plateali. L’ho fatto anche io quando giocavo, poi nel tempo mi sono reso conto che non era giusto, ma dagli errori si impara. È un atteggiamento poco positivo, che può creare malumori all’interno di una squadra. Credo però che con qualche risultato e qualche vittoria tutto si potrebbe appianare e la situazione rientrerebbe. È chiaro che poi tutto dipenderà dalla società, deve essere il presidente a prendere questa decisione. Io posso limitarmi a dare la mia opinione”.
Si fa soprattutto il nome di Conte, anche se lui solitamente gioca con una difesa a 3 mentre il Napoli è impostato per giocare a 4. A prescindere da questo è il profilo giusto?
“I moduli si possono cambiare, è tutto relativo e anche la bravura di un allenatore sta nel modificare il suo modo di giocare in base ai calciatori che ha a disposizione. Piuttosto che questo, ci sono altri aspetti da prendere in considerazione e Conte è il più bravo sotto ogni punto di vista. Se De Laurentiis dovesse scegliere lui, di sicuro non sbaglierebbe. Ha già allenato squadre importanti, ha dimostrato tutto il suo valore, ha carattere e grinta. Insomma sarebbe fantastico per Napoli, ma andrebbe preso in considerazione solo nel caso di una rottura definitiva con Garcia e di un cambio che, per ora, non mi auguro. Nell’eventualità è ovvio che Conte sarebbe la scelta migliore”.
Sono passate solo otto giornate, a cosa può ambire il Napoli?
“Questa squadra non può pensare di vincere di nuovo lo scudetto, perché ripetersi è sempre difficile e c’è tanta concorrenza, ma comunque deve ambire ai primi quattro posti. Il Napoli è realisticamente una rosa che merita la Champions League”.
Hai vestito anche la maglia della Juventus, i bianconeri devono puntare al titolo non avendo le coppe?
“Lo scudetto secondo me è un’impresa ardua da raggiungere. Questa è una buona squadra, ma non ha grandi campioni e ci sono avversarie sicuramente più attrezzate. Oltre alle milanesi anche il Napoli è senza dubbi superiore e io ci metterei probabilmente anche la Lazio. Se Allegri riuscirà ad arrivare tra le prime quattro, a mio avviso, sarà già un buon risultato”.
Prima Pogba, ora Fagioli, sono casi che non condizionano lo spogliatoio e i risultati sul campo?
“Certamente non fanno del bene perché l’ambiente ne può risentire. Allegri però ha una grande forza, sa come comportarsi e come gestire il gruppo. È molto sereno, sempre, e saprà sicuramente come gestire al meglio questo gruppo. È chiaro che sono situazioni fastidiose, che non aiutano, perché sono situazioni al limite”.