Il Modello RLI editabile del 2023 può essere scaricato e compilato, seguendo le istruzioni fornite dall’Agenzia delle entrate: a cosa serve? Il suo utilizzo non si limita solo per registrare i contratti di affitto, ma anche per molti altri adempimenti in materia di locazione.

Si tratta di un Modello introdotto a partire dal 2014, che ha sostituito tutti gli altri modelli esistenti ed è diventato fondamentale per chi affitta un immobile.

Nel testo andremo a spiegare come funziona il Modello RLI editabile a cosa serve.

Cos’è e a cosa serve il Modello RLI 2023

Il Modello RLI editabile è stato introdotto il 3 febbraio 2014, andando a sostituire tutti gli altri, ormai, obsoleti come il Modello 68, SIRIA, IRIS e il Pacchetto locazioni.

È un documento importante per tutti coloro che vogliono affittare un immobile, ma anche per effettuare altri adempimenti in tema di locazioni.
L’ultimo aggiornamento del Modello RLI è avvenuto il 22 gennaio 2022. In particolare, con l’ultimo aggiornamento sono state inserite novità in materia di rinegoziazione dei contratti, un adempimento per il quale è necessario inviare il Modello RLI.

A cosa serve? Come abbiamo già spiegato, si utilizza il modello per la registrazione i contratti di affitto, ma anche per l’esercizio e la revoca dell’opzione della cedolare secca. In particolare:

  • Registrazione contratti di affitto;
  • Comunicazione di variazioni nel contratto: proroghe, cessazioni o risoluzioni;
  • Scelta o revoca della cedolare secca;
  • Comunicazione dei dati catastali dell’immobile.

Sono tenuti all’utilizzo del modello tutti coloro che hanno stipulato un contratto di locazione, sia persone fisiche che società o agenzie che abbiano affittato un qualche immobile di loro proprietà. Solitamente, il modello va compilato dalla figura che richiede che il contratto venga registrato, ovvero dal proprietario dell’immobile, nel caso in cui si tratti di locazione.

Come compilare il modello

Con l’ultimo aggiornamento sono cambiate le istruzioni di compilazione per quel che riguarda la rinegoziazione del canone di locazione. Una delle novità previste con il nuovo modello è l’obbligo di allegare un nuovo atto se si decide di aumentare il canone di locazione.

Per quanto riguarda, invece, le regole generali relative ai casi in cui si utilizza il modello RLI per la registrazione dei contratti o per gli adempimenti generali, nulla è cambiato.

Come compilare il modello? Sul sito dell’Agenzia delle entrate, oltre al Modello RLI editabile 2023 sono disponibili anche le relative istruzioni di compilazione. Il modello può essere compilato utilizzando vari sistemi e l’invio può essere effettuato facendo ricorso a tre tipi di strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate.

Si deve presentare online, ma solo se in possesso di credenziali digitali, come Spid, Cie o Cns. L’applicazione che può essere utilizzata è in versione di programma, installabile sul Pc, oppure un’applicazione web. In alternativa, si può presentare anche tramite intermediari oppure altri soggetti delegati.

Com’è strutturato il Modello RLI editabile 2023

Il Modello RLI editabile 2023 è composto da cinque quadri, ognuno debitamente compilabile. Prima di tutto, è necessario riportare all’inizio di ogni pagina il proprio codice fiscale, sia in caso di persone fisiche che di società o enti.

Le cinque sezioni in cui è composto il modello sono contraddistinte da lettere:

  • Quadro A – Dati generali;
  • Quadro B – Soggetti;
  • Quadro C – Dati degli immobili;
  • Quadro D – Locazione ad uso abitativo e opzione/revoca cedolare secca;
  • Quadro E – Locazione con canoni differenti per una o più annualità.

Ricordiamo che l’utilizzo del modulo può avvenire sia nel caso di registrazione cartacea del contratto allo sportello, sia nel caso in cui la registrazione sia telematica.

Il modello, dopo la compilazione e la trasmissione, può essere anche liberamente scaricato in formato PDF.

Leggi anche: Registrazione contratto di affitto online: quanto costa e come compilare il modello RLI e Modello F24 Elide contratto di locazione, ecco come compilarlo correttamente