Nuovi aiuti militari dagli Usa a Kiev, per un totale di altri 200 milioni di dollari. Lo ha rivelato il segretario alla Difesa americano Lloyd J. Austin III durante il suo intervento al Gruppo di Contatto alla Nato, sotto gli occhi di Volodymyr Zelensky.
Austin ha annunciato la presenza, all’interno del nuovo pacchetto all’Ucraina, di missili Aim-9 Sidewinder a corto raggio, munizioni per i razzi Himars e missili anticarro Tow. In totale, ha spiegato il segretario alla Difesa, l’impegno di Washington per la causa ucraina dall’inizio del conflitto ammonta ora a circa 43,9 miliardi di dollari.
Nuovi aiuti militari Usa a Kiev, i ringraziamenti di Zelensky: “Incrollabile sostegno”
In tutta risposta è arrivato il ringraziamento del presidente ucraino nei confronti degli Stati Uniti sul suo profilo X, dopo l’incontro con Lloyd Austin al vertice per la Difesa dell’Ucraina in corso a Bruxelles.
Ho incontrato il Segretario alla Difesa e ringraziato gli Stati Uniti per il loro incrollabile sostegno e il recente pacchetto di aiuti militari. Con l’avvicinarsi dell’inverno è fondamentale rafforzare le difese aeree ucraine per proteggere il nostro esercito, il nostro popolo e la nostra economia.
A proposito degli Stati Uniti, sarebbero proprio loro, insieme all’Europa, gli artefici dell’inizio della guerra in Ucraina, nel lontano 2014: parola di Vladimir Putin. Intervenendo alla settimana dell’energia russa, trasmessa in streaming, il capo del Cremlino ha detto che “la guerra in Ucraina è stata iniziata nel 2014”. Decisivo “un colpo di stato sostenuto dagli Stati Uniti e dall’Europa”.
Hanno appoggiato il colpo di stato e hanno cominciato a combattere nel sud-est dell’Ucraina. Per 8 anni hanno combattuto, ucciso donne, bambini, anziani e nessuno ci ha prestato attenzione.
Putin sulle sanzioni alla Russia: “Conseguenze negative per l’economia Ue”
Citato dall’agenzia Tass, Putin è tornato a criticare le sanzioni imposte dall’Europa alla Russia per l’invasione dell’Ucraina. Provvedimenti che si stanno ripercuotendo sugli stessi Paesi europei, che “stanno cercando di abbandonare le risorse energetiche” russe.
Un tentativo vano, visto che ora starebbero “pagando più del dovuto per le forniture” di gas e petrolio e, “di conseguenza, l’economia dell’Ue” sarebbe “vicina allo zero”.