Cade l’amministrazione comunale di Aversa dopo la sfiducia di ieri, arrivata in occasione del voto sul bilancio previsionale, al sindaco Alfonso Golia. A sette mesi dal voto, previsto nella primavera 2024, dunque, Aversa si trova priva di un’amministrazione politica e apre le porte al suo commissariamento.
L’aspetto singolare della faccenda non è però la sfiducia al sindaco Golia, ma le modalità con cui questa è avvenuta. Nella bocciatura del bilancio e nella caduta dell’amministrazione ha infatti giocato un ruolo chiave il presidente del Consiglio comunale Roberto Romano, eletto nel 2019 tra le fila dell’opposizione e successivamente passato in maggioranza a supporto allo stesso sindaco.
Sfiducia al sindaco dem di Aversa Alfonso Golia: il paradosso del Pd e le preoccupazioni di Pina Picierno
A determinare la sfiducia al sindaco dem di Aversa Alfonso Golia non solo l’astensione del presidente del Consiglio Roberto Romano, ma anche quella parte del Pd aversano che già da tempo siede nei banchi dell’opposizione.
Sì, avete capito bene. Nel consiglio comunale di Aversa alcuni eletti del Partito democratico – partito di cui fa parte il sindaco – dal 2020 hanno lasciato la maggioranza per mettersi all’opposizione non solo del sindaco Golia, ma anche del loro stesso partito.
La paradossalità di questa situazione non fa che sottolineare, ulteriormente, la frammentazione in cui versa il Pd campano commissariato ad aprile dalla segretaria Elly Schlein.
Non a caso, l’esito del voto di sfiducia consumatosi ieri ha attirato anche l’attenzione della campana e casertana Pina Picierno. L’europarlamentare dem si è detta infatti «molto preoccupata» circa l’asse messo in piedi dal Pd di Averna insieme alle forze di centrodestra per far cadere «un’amministrazione guidata dal Pd stesso» che niente dimostra se non una concezione della politica basata su «opportunismo e tatticismi».
Il sindaco di Aversa Alfonso Golia: “Mi avranno levato la fascia ma rimango un sindaco tra la gente”
A sottolineare il ruolo giocato nella sfiducia da una parte del Pd «con la regia dell’opposizione e la complicità del presidente del Consiglio comunale Romano» è anche l’ormai ex sindaco di Aversa.
In una nota diffusa oggi Golia ha infatti parlato di «una follia politica» consumata in nome «di interessi individuali» che danneggiano la città di Aversa che tra pochi mesi sarebbe comunque andata al voto:
Indegno che il teatro di tutto questo sia stato questo bilancio previsionale che era un documento fondamentale ricco di opportunità per lo sviluppo e il futuro della città. Ed è inaccettabile che da anni un pezzo del Pd si sia prestato a tutto questo insieme a consiglieri eletti nella mia coalizione.
Ringraziando la città e i suoi cittadini, Golia ha però poi rassicurato: «continuerò a essere sindaco tra la gente e per la gente. Se la città vuole, io ci sono, come ci sono stato e ci sarò sempre. Mi avranno tolto la fascia, ma la credibilità e la fiducia che ho confermato in questi anni non può essere cancellata dai soliti noti».
Concetto, questo, ribadito anche in questa intervista esclusiva per TAG24.
Golia, vuole commentare quanto accaduto ieri ?
«Come ho già scritto, ieri ho rassegnato le mie dimissioni quando, durante il consiglio comunale, ho avuto la consapevolezza politica di non avere più la maggioranza. Dunque dopo l’intervento del Presidente del Consiglio Romano che ha dichiarato la sua astensione.
Credo sia stato un brutto epilogo: eravamo nella fase conclusiva del mandato e c’erano importanti sfide da portare a compimento.
Avevamo tutta la progettazione da completare per il PON Metro Plus e per l’innovazione sociale. Aversa riveste un ruolo fondamentale nel portare sul territorio una serie di progettazioni dal valore complessivo di 8 milioni di euro – sia come fondi FESR che come fondi FES la cui scadenza è il 31 marzo 2024.
Questo è il grande rammarico: la preoccupazione è che ora non si riesca a far partire e a rendicontare le opere importanti per il territorio, a partire da quelle del Pnrr. Fino ad oggi Aversa si vantava di essere tra le prime città della Campania ad aver iniziato questa rendicontazione dei finanziamenti ottenuti sia dal Pnrr sia dal PICS.
Con questo commissariamento invece perde la città, oltre che tutta la politica».
Alfonso Golia: “Se la città vorrà ci sarò. Il Pd della provincia di Caserta vive una crisi profondissima”
A suo giudizio, che spettacolo si è offerto ieri ai cittadini?
«Sto ricevendo tantissimi, ma tantissimi messaggi di solidarietà e di affetto che non mi sarei aspettato. Già questo mi riempie il cuore di di gioia, perché vuol dire che la città è più avanti della della politica. Come persona, ancora prima che come sindaco, è bello ricevere messaggi disinteressati da persone che magari non si conoscono neanche. Ti fa comprendere come la città abbia una sensibilità enorme»
Anche la europarlamentare dem Picierno è intervenuta pubblicamente per condannare il comportamento di parte del Pd aversano.
«Diversi esponenti del Pd sono intervenuti su questa vicenda. Come sa tra i fautori della sfiducia ci sono persone elette nelle liste del Partito democratico che già dal 2020 siedono all’opposizione insieme a pezzi della destra e del centrodestra.
L’esistenza di una doppia linea, dove una parte del partito è in maggioranza e l’altra è all’opposizione non potrebbe nemmeno esistere in una situazione normale. Tuttavia la crisi che vive il Pd della provincia di Caserta, sia a livello identitario che a livello di classe dirigente, è nota. Non a caso come circolo cittadino dem siamo stati commissariati da pochi giorni: forse se questo fosse avvenuto mesi fa oggi ci sarebbe stata maggior chiarezza»
Intende ricandidarsi?
«Io ho fatto una dichiarazione chiara: continuerò ad essere il sindaco tra la gente, per la gente, pur non avendo la fascia. Aversa merita un riferimento, una guida. Qualora la città lo voglia ancora, con la coalizione che mi ha sostenuto faremo tutte le valutazioni.
Io non sono affezionato al mio futuro personale politico, ma sono molto legato al progetto politico che rappresento nel metodo e nei contenuti».