In una settimana in cui si è parlato tanto di Elisa di Rivombrosa a causa di una spiacevole lite tra Beatrice Luzzi e Jane Alexander al Grande Fratello, abbiamo chiamato uno dei protagonisti della fiction di successo di Canale 5 nei primi anni Duemila: Kaspar Capparoni, che nella serie ricopriva il ruolo del conte Giulio Drago. Volto noto delle fiction, come Incantesimo, Capri, Rex, Le tre rose di Eva, Solo per amore, ha partecipato negli anni anche a diversi programmi televisivi come L’Isola dei Famosi, Ballando con le Stelle e Tale e Quale Show.
Kaspar Capparoni: intervista esclusiva
Negli ultimi giorni si è parlato tanto di Elisa di Rivombrosa: cosa ha significato per te quella serie?
Ha significato tantissimo perché è stata una operazione che ha cambiato tante cose e mi ha dato una opportunità di farmi conoscere in un contesto differente. Era un film in costume e fino ad allora non era molto in voga quel genere. Diciamo che abbiamo aperto una strada. Inoltre è stato un tale successo che ha colto di sorpresa in molti. Da un punto di vista televisiva è stata una operazione che ha sconvolto le gerarchie televisive. La Rai fino a quel momento non aveva avuto chissà quali lustri in termini di fiction, a mio avviso. Mediaset ha fatto capire alla Rai che si doveva dare una bella svegliata. Si è risvegliata una concorrenzialità che è stata positiva per entrambi. Quindi Elisa di Rivombrosa è stata un pilastro.
Com’è stato lavorato con Cinzia Th Torrini?
Avevo lavorato con lei già in altri progetti, ma è sempre un caterpillar. Mi trovo sempre molto bene con lei, è un caterpillar, una regista che amo e che è puntigliosa e precisa come me. Va molto alla ricerca delle cose, una specie di vulcano.
Hai seguito la polemica al Grande Fratello tra Beatrice Luzzi e Jane Alexander?
In realtà no, non guardo il Grande Fratello.
In poche parole Beatrice Luzzi ha detto che Jane Alexander le ha soffiato il ruolo in Elisa di Rivombrosa, sottolineando il fatto che nelle prime due stagioni è doppiata e quindi il ruolo non era adatto a lei…
Quindi è successa una cosa di cattivo gusto. Conosco bene Jane, so della sua professionalità, so che lei non era molto contenta di essere doppiata ma all’epoca gli attori non avevano un grande potere decisionale. Comunque Jane è bravissima. Poi vai a capire le logiche produttive che hanno portato alla decisione di doppiarla. Questa cosa che mi hai raccontato è davvero comica. Mi fa sempre ridere quando un attore scarica su un altro attore le proprie mancanze e frustrazioni. Beatrice non la conosco, avrà fatto così per far parlare di sé. Sono sicuro che Cinzia TH Torrini non sia scesa a compromessi, non è il tipo. Quindi non avrebbe mai accettato una raccomandazione per un ruolo così importante. Se l’ha presa è perché aveva voglia di prenderla.
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Ma ti hanno mai doppiato?
No (ride, ndr). Però mi hanno doppiato in altre lingue, per esempio con Rex mi sono sentito in russo, in giapponese, in spagnolo, in francese, poi in tedesco avevo una voce che aveva poco a fare con me. Mi sono sentito in tutte le salse possibili e immaginabili. Ora sembra che il doppiatore sia migliore dell’attore, sicuramente è un bel mestiere ma sono due cose completamente separate, non c’è affinità.
I reality show
Ti piacerebbe partecipare al Grande Fratello?
No, non fa per me. E non mi interessa di quello che dice la gente perché non gli do peso. Ma nella casa che fai? Non mi vado a rinchiudere in una casa per non fare niente. Poi di cosa parli con le altre persone? Se non trovi una affinità elettiva, parli solo di cavolate. Anche quando stai al telefono con l’amore della tua vita, se ci parli per qualche minuto magari ti dici cose belle, ma se la chiamata due o tre ore ogni giorno, ma che ti racconti? Invece quando ho fatto l’Isola dei Famosi la situazione era diversa. Subito sono stato chiaro con gli autori e ho detto che volevo fare la mia isola, per capire i miei limiti e non per fare show. La cosa bella è mettersi in gioco con la natura, sapersi procurare da mangiare, tirare fuori le palle. All’Isola facevo tre chilometri al giorno e lo staff mi correva dietro, ho pescato tanto, ma ovviamente di tutto quello che ho fatto non si è visto niente.
Hai anche fatto e vinto Ballando con le Stelle…
Ballando con le Stelle è spettacolo, anche se lì pure si stanno ad allargà, come si dice a Roma. Hanno mollato un po’ la parte ballo, per fare la parte trash e questo mi rattrista. Quando l’ho fatto io il ballo aveva una grande componente, quindi era come fare teatro. Poi in studio c’era un pubblico vero e numeroso e ti esibivi di fronte a loro con una o più performance che avevano a che fare con lo spettacolo. Uno show vero a tutti gli effetti e non un reality show. Milly Carlucci è una donna intelligente e brava, spero sappia riportare in auge il ballo che era il vero protagonista di questo format. Ora ci sono troppe polemiche, troppe cose che alla gente interessata al ballo non interessano. Abbassano sicuramente il livello della trasmissione. Pier Silvio Berlusconi ha fatto bene a inalberarsi e a volere che le sue trasmissioni non abbiano il trash forzato che non fa altro che allontanare un certo tipo di pubblico. Ha capito che bisogna mettere uno stop a questa esagerazione. Lo trovo intelligente e corretto.
Ho visto su Instagram che ti stai allenando per gennaio…
Non mi faccio mancare niente, quindi dal 19 al 28 gennaio sarò come regista e attore al Teatro Off/Off Theatre a Roma (via Giulia 20) con Metti una sera a cena del Maestro Patroni Griffi. Nel cast ci sono Laura Lattuada, Carlo Caprioli, Clara Galante, Edoardo Purgatori. Poi sarà sul set di un film che si chiamerà Il falco. Un film action, una bella operazione con grandi professionisti. Del tappeto rosso non mi interessa, punto sul concreto. Questo è un genere che in Italia non c’è e voglio sfatare questo specie di tabù. Abbiamo delle realtà all’estero che sono interessate a questo progetto, visto che il nostro Paese sembra vivere di altro. Questa è una avventura, le cose facili non mi piacciono.