Un bombardamento su vasta scala ha colpito il centro di Israele, nella zona di Tel Aviv, con i razzi che hanno fatto scattare gli allarmi anche dell’aeroporto. Intanto, l’assedio di Gaza prende sempre più forma, con l’unica centrale elettrica che si è spenta dopo essere rimasta senza carburante.

Bombardamento di Tel Aviv e su Ashkelon, non ci sarebbero feriti ma le sirene di allarme continuano a suonare

Il conflitto tra Israele e i miliziani di Hamas, scatenato dall’attacco a sorpresa del Movimento di resistenza islamica si inasprisce di ora in ora.

Mentre continuano gli sforzi della comunità internazionale per una de-esclation del conflitto, con il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani in missione al Cairo proprio in queste ore, un raid di Israele su Gaza ha ucciso 9 funzionari dell’agenzia Onu UNRWA (l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi), determinando un inevitabile aumento della tensione a livello globale.

Tel Aviv, intanto, è bersaglio di un bombardamento su vasta scala. Moltissimi i razzi caduti sulla capitale israeliana, con le sirene di allarme che hanno risuonato anche nell’aeroporto ‘Ben Gurion’. Per fortuna, stando al report del gruppo di soccorso ‘Magen David Adom’, non risulterebbero feriti dopo questo nuovo attacco.

Colpito anche l’ospedale di Ashkelon da un missile partito da Gaza. Anche in questo caso, non ci sarebbero vittime.

Gaza al buio, Israele pronta all’assedio

Israele continua a predisporre il piano per la sua offensiva nella Striscia di Gaza.

Dopo l’annuncio dell’interruzione delle forniture di elettricità, oggi Gaza è piombata nell’oscurità, a seguito dello spegnimento dell’unica centrale elettrica della zona, rimasta senza carburante.

La perdita di corrente è uno degli step con cui l’esercito di Israele punta a indebolire la resistenza palestinese nel territorio, in preparazione di un attacco che, come già annunciato dallo stesso Netanyahu, rischia di essere brutale.

Bombardamento Tel Aviv, accordo tra Netanyahu e Gantz per governo d’emergenza

In virtù della situazione di guerra esplosa negli ultimi giorni, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il leader di Unità Nazionale Benny Gantz si sono incontrati in mattinata per discutere di un accordo per la formazione di un governo di unità nazionale.

Tuttavia, questa prospettiva incontrerebbe la resistenza della moglie del premier, Sara, e del ministro per la Sicurezza Nazionale Itamar Ben Gvir. Quest’ultimo si opporrebbe all’idea, prospettata da Gantz, di uno speciale gabinetto di guerra composto da un gruppo ristretto di ministri per gestire l’emergenza, ma non alla sua entrata nel governo.

La denuncia della ong EuroMed: “Israele usa bombe al fosforo bianco” | VIDEO

Sull’offensiva di Israele nella Striscia di Gaza arrivano, inoltre, le pesanti accuse della ong EuroMed, impegnata nella difesa dei diritti umani.

L’organizzazione, con tanto di video, ha accusato l’esercito israeliano di aver utilizzato bombe al fosforo bianco negli attacchi avvenuti sulla Striscia di Gaza. Si tratta, ricorda la ong, di armi proibite dalla Convenzione di Ginevra, sia contro obiettivi civili, sia contro obiettivi militari in aree civili.

Guerra in Medio Oriente, le parole di Vladimir Putin: “Sta prevalendo l’uso della forza”

Sul conflitto in corso è arrivato un nuovo commento da parte del leader russo Vladimir Putin che osserva, con rammarico, come sulla questione stia prevalendo la linea dello scontro su quella diplomatica della cosiddetta ‘soluzione dei due stati’.

“Negli Stati Uniti e anche in Israele molti esponenti politici credono sia necessario seguire la strada della creazione di uno Stato indipendente [palestinese], ma stanno prevalendo quelli che cercano da decenni di risolvere la questione con la forza”.

Concludendo il suo intervento, il presidente russo ha detto di non capire il motivo per cui una portaerei degli Stati Uniti si stia dirigendo verso la costa israeliana.

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