Una medaglia d’oro alla Protezione Civile per il suo impegno nella gestione dell’emergenza Covid-19: questa mattina Sergio Mattarella ha accolto al Quirinale una rappresentanza del Dipartimento, guidata dal direttore Fabrizio Curcio. Presente alla cerimonia anche il ministro competente Nello Musumeci.

Dopo aver reso omaggio alla Bandiera insignita, il presidente della Repubblica ha voluto fare un “doveroso ringraziamento, fatto con convinzione”, per l’operato durante la pandemia. Nelle motivazioni del conferimento, apparse sul sito del Quirinale, si legge che il personale della Protezione Civile assicurava “un costante, capillare ed efficace coordinamento” e una “prova di ammirevole abnegazione ed alto senso dello Stato”.

Mattarella consegna una medaglia d’oro alla Protezione Civile, Curcio: “Impegno incessante e generoso”

Il supporto del dipartimento si è rivelato decisivo “in termini di contrasto alla diffusione epidemiologica“. Ha consentito di superare l’emergenza, “riscuotendo unanime riconoscenza e vivo apprezzamento da parte della comunità nazionale”.

Un riconoscimento, quello della medaglia al valor civile, che “onora tutto il sistema”, come sottolineato dal direttore Curcio, e testimonia un impegno “incessante e generoso”. Oltre al personale del Dipartimento, menzione particolare per le migliaia di volontarie e volontari. Questi ultimi “hanno assicurato il proprio contributo alla risposta organizzativa, logistica ed operativa in termini di contrasto alla diffusione epidemiologica”.

Musumeci: “Volontari hanno saputo profondere ogni energia”

Proprio i volontari sono stati oggetto dell’intervento del ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci. L’ex presidente della Regione Sicilia sottolinea l’importanza dell’abnegazione degli operatori nelle attività di coordinamento decisive per la fine dell’emergenza sanitaria, un nemico “apparso persino invulnerabile“.

Persone che con passione, tenacia e competenza, nel silenzio del dovere, hanno saputo profondere ogni energia per affrontare, e ove possibile neutralizzare, gli effetti di un nemico sconosciuto e apparso per qualche tempo persino invulnerabile.

A margine della cerimonia, Mattarella ha ricordato il quarantesimo anniversario dell’omicidio di Franco Imposimato, sindacalista della Cgil ed esponente del Partito comunista ucciso dalla camorra l’11 ottobre 1983.