I 20 milioni di euro dell’Università Niccolò Cusano, fondata da Stefano Bandecchi, segretario nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni, rimarranno confiscati, come previsto dal Tribunale del riesame. La Cassazione ha confermato questa decisione, respingendo il ricorso presentato dalla difesa. L’inchiesta riguarda il regime fiscale adottato dalle società collegate all’ateneo.
Cassazione conferma sequestro Unicusano, il commento di Bandecchi
Stefano Bandecchi, attraverso il suo profilo Instagram, ha commentato così la decisione della Cassazione:
“Io sono molto sereno, non l’avrei nemmeno fatto il ricorso in Cassazione per chiedere di liberare questo denaro perché lo sapevo già che non l’avrebbero restituito. Lo so per un motivo molto semplice: oggi esiste una parte dello Stato e della magistratura, che evidentemente ha un’idea di Bandecchi che non è proprio il massimo della brillantezza. Ma del resto, anche io ho un’idea di loro che non coincide con il fatto che siano tutti perfetti”.
“Il fatto che non ci abbiano restituito questo denaro credo che non sia un problema -ha aggiunto Bandecchi-. Di questi soldi momentaneamente ne posso fare anche a meno, non è la fine del mondo, è solo un fattore di principio. Ma io non mi aspettavo una soluzione positiva, mi aspettavo proprio quello che è successo. Non abbiamo ancora letto le motivazioni. Vedremo se saranno motivazioni serie e se dovremo andare a discuterne in Europa, perché ciò non è da escludere se qualcuno cambia delle leggi e le interpreta male”.
“Dopo che avrò letto le motivazioni, vi dirò se si tratta di una legge interpretata male, con molto dolo, o se invece è una supercazzola, anche qui con molto dolo. Non è che io mi metta contro la Cassazione o contro la magistratura, esprimo solo il mio pensiero in modo rispettoso, ma sempre tenendo presente che al centro di un pensiero liberale c’è il cittadino, l’uomo, e come uomo e come cittadino giudico anche il lavoro di altri uomini. E quindi nella mia testa maturo l’idea se sono persone per bene o persone infami”.
Indagine che riguarda tutto il sistema universitario
Bandecchi ha poi proseguito il suo discorso, lanciando un monito a tutte le università italiane:
“Tutto il sistema universitario nazionale è messo sotto indagine. Alcuni, compresi i politici e i rettori delle università, non hanno ancora capito che il ragionamento sta diventato più sottile e molto più interessante. La linea adottata da un’università diventerà, o dovrebbe diventare, la linea di tutte le altre. La magistratura si sostituisce alle leggi italiane e potrebbe inventarsi una legge nuova. Io credo che tutti i direttori generali delle università italiane dovrebbero buttare un occhio su questa vicenda”.
“Vorrei dire ai giornalisti di non chiamarmi per questa cosa, perché era già risaputa. E fino a che non si arriva al terzo grado di giudizio, secondo la Legge Severino, io potrei fare il Presidente del Consiglio”, ha concluso Bandecchi sorridendo.
Bandecchi ha sempre sostenuto la totale correttezza della condotta dell’Università Niccolò Cusano, dicendosi fiducioso che alla fine riuscirà a dimostrarla.