A Milano l’architetto Stefano Boeri è stato indagato insieme ad altre persone per il reato di turbativa d’asta. La Procura di Milano ha attenzionato il bando per la costruzione della “Biblioteca del Futuro”, che sorgerà non lontano da Porta Vittoria. Disposte perquisizioni e sequestri da parte della Guardia di Finanza.
L’indagine per la turbativa d’asta riguardo la “Biblioteca del futuro” ed il ruolo di Stefano Boeri
Il direttore della Triennale ed architetto Stefano Boeri aveva fatto parte della commissione aggiudicatrice che nel 2022 assegnò il progetto per la costruzione della “Biblioteca del Futuro“, che sorgerà nell’area di Porta Vittoria grazie a 101 milioni di euro di fondi del Pnrr.
Ad aggiudicarsi il concorso internazionale fu l’architetto Raffaele Lunati, capogruppo del progetto vincitore: anche questi è stato indagato, ma non si sa ancora se per lo stesso reato contestato a Boeri. A questi viene contestato l’aver pilotato l’assegnazione della gara all’architetto Lunati: l’indagine è stata affidata al procuratore aggiunto Tiziana Siciliano con i pm Serafini, Filippini e Clerici.
Anche la Guardia di Finanza si è mossa, effettuando perquisizioni e sequestro di materiale informatico in diversi uffici alla ricerca di prove o materiale utile alle indagini. Come era scritto nel giudizio della Commissione giudicatrice, presieduta da Boeri, riguardo la “Biblioteca del Futuro”:
Il progetto risponde al contesto urbano, alla complessità del programma funzionale e ai valori di pregnanza formale e sostenibilità ambientale richiesti dal tema con una soluzione semplice e convincente da tutti i punti di vista.
Questa nuova biblioteca dovrebbe essere inaugurata nel 2026 ed è costruita per accogliere 2,5 milioni di libri e 2 mila studenti e ricercatori in spazi eco-compatibili e verdi.