Sul caso del giudice Iolanda Apostolico arriva l’intervento dell’avvocato difensore dei quattro migranti tunisini da lei liberati, in contrasto con il decreto Cutro del governo. Il legale difende la decisione definendola “ineccepibile“.
Caso giudice Apostolico, l’avvocato dei quattro migranti la difende: “Trattenimento violava diritto alla libertà personale”
La vicenda di Iolanda Apostolico vive un nuovo capitolo.
La giudice del Tribunale di Catania è finita da tempo al centro delle polemiche. Dopo la sentenza ormai ben nota, con cui aveva dichiarato illegittimo il ‘decreto Cutro’, disponendo la liberazione di quattro migranti tunisini ‘ospiti’ del Centro di Permanenza e Rimpatrio (Cpr) di Pozzallo, in provincia di Ragusa, Apostolico è finita nella bufera per un video nel quale la si vede partecipare a una manifestazione di protesta del 2018 sullo sbarco della nave Diciotti.
Mentre il governo ha duramente contestato l’operato della giudice, con il ministro Salvini che ha parlato di “imbarazzo per le istituzioni“, in difesa del magistrato arriva, adesso, il parere dell’avvocato dei quattro migranti sulla sentenza.
“Sotto il profilo giuridico [la sentenza] appare ineccepibile”.
Il legale della difesa esprime un parere analogo a quello dell’ex magistrato ed ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris il quale, all’indomani della sentenza, aveva difeso a spada tratta la decisione del tribunale.
Per l’avvocato, il trattenimento dei suoi quattro assistiti nel Cpr, disposto dal questore di Ragusa, era illegittimo, come pronunciato nella sentenza.
“[Il provvedimento violava] come abbiamo dimostrato, il principio della proporzionalità della misura e quindi, a fondamento, quello del diritto alla libertà personale; né può definirsi un automatico collegamento tra la mancanza di risorse economiche e una presunta intenzione di volersi rendere irreperibile”.