La Nadef arriva in Aula del Senato per l’esame del voto in Parlamento. A Palazzo Madama, la relazione del presidente della commissione Bilancio del Senato, Nicola Calandrini di FdI, ha dato il via ad un momento decisivo per la maggioranza.
Nell’ambito dell’esame della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2023 sono previsti due voti. Uno sarà valevole per l’autorizzazione dello scostamento di Bilancio e occorrerà la maggioranza assoluta. Per l’altro, sulla risoluzione di approvazione, sarà sufficiente la maggioranza semplice.
Per quanto riguarda la Camera, la votazione è già avvenuta: con 224 sì e 127 no, l’aula di Montecitorio ha approvato la risoluzione presentata dalla maggioranza allo scostamento di Bilancio. Via libera anche alla Nadef, per cui occorreva la maggioranza qualificata: anche in questo caso 224 voti favorevoli e 127 contrari.
Esame Nadef in Senato, nodo sanità nel centrodestra. Rosso (FI): “Manovra realista, concreta e prudente”
Secondo quanto riportato dal Sole24Ore, che cita fonti di maggioranza, il centrodestra starebbe ancora rivedendo la propria risoluzione, in particolare in merito al capitolo sanità. Intervenendo in Aula, il senatore di Forza Italia Roberto Rosso parla di una manovra “realista, concreta e prudente”.
Pur confermando il programma del governo, il documento modifica le previsioni di aprile, che già scontavano le variabili che pesano su tutta l’economia mondiale.
Il senatore sottolinea le variabili dell'”aumento del costo dell’energia e delle materie prime” e dei “tassi di interesse da parte delle banche centrali”. Ad un simile scenario si sono aggiunte “ulteriori variabili legate al conflitto in Medio Oriente”.
Calenda: “Quadro di finanza pubblica irrealistico”
Dal canto suo, l’opposizione non avrebbe intenzione di presentare un’unica risoluzione: saranno i singoli partiti a depositare ciascuno la sua. In aula Carlo Calenda, segretario di Azione, ha accusato la maggioranza di “non star tenendo la Repubblica italiana in sicurezza“.
Questa Nadef disegna un quadro di finanza pubblica irrealistico e molto pericoloso, con una legge di Bilancio fondata su qualche mancia provvisoria. I pilastri della Repubblica come scuola e sanità si sgretolano, con un modello di sviluppo fondato su salari bassi.