L’attentato in Israele avrà ricadute sul mercato internazionale dell’energia secondo il ministro Pichetto Fratin, titolare del dicastero dell’Ambiente e della sicurezza energetica.

Attentato in Israele, Pichetto Fratin sull’energia: “Attenzione del governo ai nostri fornitori di gas”

Il sanguinoso attacco di Hamas a Israele potrebbe avere ricadute pesanti anche sul mercato internazionale dell’energia. L’avvertimento arriva dal ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

Intervenuto all’evento ‘iWeek’ dal titolo ‘Nucleare, si può fare?’, dove il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Matteo Salvini ha ribadito il suo convinto ‘Sì’ al nucleare in Italia, Fratin ha commentato lo scenario internazionale, riflettendo su come potrebbe ripercuotersi sul fronte energetico.

Piano Mattei per l’Africa complicato dalla guerra in corso? Per Pichetto Fratin “ci vuole cautela”

Alla domanda se la recrudescenza del conflitto possa portare delle difficoltà sull’attuazione del ‘Piano Mattei’ del governo, volto a creare una partnership equa e stabile con i paese africani per l’approvvigionamento di materie energetiche, Fratin afferma che “la situazione in Israele ha conseguenze sul fronte del mercato e degli approvvigionamenti, quindi ci vuole cautela“.

Il ministro ha ribadito la “speranza che il conflitto non si allarghi“, sottolineando come il governo continuerà monitorare la situazione dei paesi “fornitori ordinari di gas” e a “mantenere relazioni molto forti con gli attuali fornitori, sia quelli con cui abbiamo collegamenti diretti tramite pipeline – Algeria, Libia sul fronte africano, e Azerbaijan in Medio Oriente – tenendo d’occhio i prezzi, dove la valenza è internazionale“.

Attentato in Israele, Pichetto Fratin sottolinea “l’unità nazionale garantita da Costituzione”

Una parola, infine, sull’unità tra governo e opposizione di fronte alla crisi internazionale in atto, testimoniata dalla partecipazione bipartisan alla fiaccolata per Israele di Roma.

Il ministro parla di una “risposta importantissima“, certificata dalla Costituzione “che si basa su democrazia, libertà e pace e sulla condanna di ogni forma di estremismo e di terrorismo“.