La tecnica nota come “roof-knocking“, tradotto letteralmente come “bussare sul tetto”, rappresenta una tattica usata dall’esercito israeliano come preavviso prima di un attacco imminente. Originariamente, i cittadini venivano avvertiti attraverso chiamate telefoniche dirette, talvolta identificando la persona per nome. Tuttavia, dagli albori del 2006, Israele ha introdotto questa nuova metodologia.
Come nasce la tecnica del roof-knocking
Il roof-knocking è una pratica che prevede l’uso di un missile depotenziato, lanciato con l’intento di creare un’esplosione minore e avvertire gli occupanti dell’edificio di un imminente attacco di maggiore entità. La filosofia dietro a questa tecnica è di dare ai civili la possibilità di evacuare l’area prima che arrivi il vero attacco, pur senza concedere tempo ai militanti di rimuovere potenziali armamenti.
Il roof-knocking è stato impiegato per la prima volta durante l’operazione “Piombo Fuso“, e da allora è stato utilizzato in diverse operazioni nella Striscia di Gaza. La tattica consiste nello sparare colpi di avvertimento non letali sui tetti degli edifici considerati obiettivi militari.
Nonostante alcune commissioni delle Nazioni Unite abbiano criticato questa pratica, sostenendo che non rispetta il diritto internazionale, altri la vedono come un mezzo necessario, dati gli scenari complessi in cui si combatte nella regione di Gaza.
Israele, nei suoi bombardamenti nella Striscia di Gaza, ha come bersaglio edifici residenziali che, secondo quanto riferito, ospitano infrastrutture legate a Hamas. La pratica del roof-knocking, dal punto di vista israeliano, mira a ridurre le vittime civili, dando loro il tempo di evacuare l’edificio prima dell’attacco vero e proprio.
Tuttavia, esistono voci critiche nei confronti di questa tattica. Alcuni esperti di diritti umani sostengono che, indipendentemente dall’avvertimento, la distruzione di abitazioni civili rappresenti una potenziale violazione di trattati internazionali, come la Convenzione di Ginevra del 1949.
Oltre al roof-knocking, l’esercito israeliano ha utilizzato vari metodi per avvertire i civili: dal lancio di volantini, fino alle chiamate telefoniche dirette. Durante alcune operazioni, sono state effettuate centinaia di migliaia di telefonate.
La risposta di Hamas
Si sostiene che Hamas, ben consapevole di questa pratica, incoraggi i cittadini a non evacuare gli edifici dopo gli avvertimenti, cercando di sfruttare le cautele dell’esercito israeliano per proteggere le proprie infrastrutture.
Alcuni residenti, spinti dalla disperazione o dalla mancanza di alternative, hanno scelto di rimanere nei loro edifici, rischiando le loro vite.
Inoltre, la pratica del roof-knocking non è esente da problemi. Ci sono state situazioni in cui i colpi di avvertimento hanno causato danni non intenzionali, incluso il tragico incidente del 2014 in cui tre bambini sono stati uccisi.
Roof-knocking: quanto tempo tra il preavviso e l’attacco
Tuttavia, quanto tempo intercorre effettivamente tra l’avvertimento e l’attacco vero e proprio? Stando a quanto documentato, l’esercito israeliano potrebbe lasciare solo un minuto o poco più tra il primo avviso e il bombardamento effettivo. Questa breve finestra temporale pone la questione: in così poco tempo, quanti individui riuscirebbero effettivamente a mettersi in salvo?
Esistono video e testimonianze che suggeriscono che, in alcune circostanze, il lasso di tempo tra l’avvertimento e l’attacco potrebbe essere ancora più breve, persino meno di un minuto. D’altra parte, ci sono situazioni in cui gli avvisi non arrivano affatto. Ci sono stati casi in cui gli avvertimenti telefonici non sono stati ricevuti, i volantini non sono stati trovati o le bombe di avvertimento sono state scambiate per esplosioni lontane. Sara Hashash, rappresentante di Amnesty International, ha evidenziato alcune carenze in questa pratica, sottolineando che spesso non viene fornito un percorso sicuro o tempo sufficiente per evacuare prima dell’attacco.
Roof-knocking usato sempre di meno?
Recentemente, ci sono stati rapporti che suggeriscono che la tecnica del “roof-knocking” non viene applicata in modo uniforme. Alcune fonti suggeriscono che l’esercito israeliano potrebbe aver ridotto o interrotto l’uso di questa pratica, ritenendo che molti civili a Gaza abbiano già evacuato aree di potenziale interesse militare.
Un residente di Gaza ha condiviso con la BBC un’esperienza traumatica, raccontando di aver visto la propria abitazione parzialmente distrutta da un bombardamento senza alcun preavviso. Questo testimone oculari ha descritto scene di distruzione e confusione tra i residenti della zona.