Un prestito tra privati, che siano essi amici o familiari, è una situazione comune che si verifica per varie ragioni, come spese inattese o occasioni speciali. Questo tipo di scambio finanziario, al di là della sua apparente semplicità, ha però delle implicazioni legali e fiscali molto specifiche. Ecco cosa bisogna sapere prima di chiedere un prestito a un amico o a un parente.
Chiedere un prestito a un amico o a un parente: perché è importante formalizzare
Sebbene in molti possano pensare che tra conoscenti non ci sia bisogno di formare un accordo scritto, formalizzare un prestito è fondamentale per vari motivi:
- Protezione legale: un documento firmato da entrambe le parti fornisce una prova tangibile dell’accordo, proteggendo i diritti sia del prestatore sia del debitore.
- Chiarezza: un documento scritto elimina ogni ambiguità sulla somma prestata, la durata del prestito e le eventuali condizioni di rimborso.
- Evitare complicazioni fiscali: un accordo scritto giustifica qualsiasi movimento significativo di denaro, che può essere particolarmente utile in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Prestito tra privati: regole per i trasferimenti di denaro
A partire dal 1° luglio 2020, è diventato obbligatorio seguire delle specifiche regole per il trasferimento di denaro, stabilite dalla Legge di Bilancio 2020. Alcune di queste regole includono:
- Limite di contante: dopo il 1° luglio 2020, il limite per i trasferimenti in contanti è di 2.000 €. Questo limite si è ridotto a 1.000 € a partire dal 1° gennaio 2022, mentre nel 2023 è di nuovo aumentato a 4.999,99 euro.
- Obbligo di tracciabilità: qualsiasi trasferimento di denaro pari o superiore a 5.000 €, indipendentemente dalla relazione tra le parti, deve essere tracciato. Questo può essere effettuato attraverso metodi come bonifici bancari o altre forme di pagamento tracciabile.
- Penalità per non conformità: non rispettare queste norme può comportare pesanti sanzioni. Le multe variano da un minimo di 3.000 € a un massimo di 50.000 €.
Il prestito tra privati è come un mutuo?
Secondo l’articolo 1813 del Codice Civile, un mutuo si riferisce a un contratto in cui una parte (il mutuante) fornisce denaro o beni fungibili a un’altra (il mutuatario), che si impegna a restituire una somma equivalente dello stesso tipo e qualità. Ciò significa che il termine “mutuo” può riferirsi tanto a piccoli prestiti tra amici quanto a grandi finanziamenti, come un mutuo ipotecario.
Cosa fare quando prima di chiedere un prestito a un amico o parente
Esistono due tipi principali di prestiti:
- Prestito infruttifero: in questo tipo di prestito, il mutuatario restituisce esattamente la somma ricevuta, senza interessi.
- Prestito fruttifero: in questo caso, il mutuatario restituisce la somma con gli interessi aggiunti.
Molti prestiti tra privati sono infruttiferi, il che significa che non prevedono l’applicazione di interessi. Tuttavia, nel caso in cui si decidessero di applicare degli interessi, questi dovrebbero essere chiaramente indicati nella scrittura privata e non dovrebbero superare la soglia legale prevista.
In entrambi i casi, comunque, risulta essenziale avere una documentazione scritta che delinei le condizioni del prestito, in particolare se sono coinvolti importi significativi. Questo garantisce che tutte le parti siano protette e che vi siano prove tangibili dell’accordo in caso di dispute future o di problemi fiscali.
Inoltre, è essenziale che ogni transazione sia tracciabile. Non solo è una questione di sicurezza, ma garantisce anche trasparenza di fronte a eventuali accertamenti fiscali. Inoltre, assicurarsi di poter documentare l’operazione può evitare potenziali problemi nel lungo termine.
La chiave per un prestito tra privati senza intoppi risiede quindi nel seguire alcune linee guida chiave:
- Documentazione: una scrittura privata che attesti la transazione è essenziale. Questo documento dovrebbe includere dettagli come le parti coinvolte, l’importo prestato, le modalità e i tempi di rimborso e, fondamentale, la data dell’operazione.
- Datazione certa: garantire che la data riportata sulla documentazione sia verificabile è di cruciale importanza. Ciò può essere ottenuto anche tramite autenticazione notarile, registrazione presso l’Agenzia delle Entrate, oppure, più semplicemente, mediante l’invio di una PEC o raccomandata.
Modalità di pagamento consigliate per i prestiti tra privati
La tracciabilità del pagamento è fondamentale. È quindi sconsigliato effettuare transazioni in contanti, in quanto possono risultare problematiche da verificare in futuro. Allo stesso modo, gli assegni postdatati possono portare a ulteriori problemi. La soluzione ideale? Il bonifico bancario, che assicura una tracciabilità e fornisce una causale chiara per la transazione.
Per coloro che cercano maggiore sicurezza, la cambiale può rappresentare una soluzione. Questo strumento, ottenibile in tabaccheria, offre una garanzia formale per il rimborso dell’importo prestato.
Quali informazioni deve contenere una scrittura privata
La scrittura privata è un documento cruciale in qualsiasi prestito tra privati. Dovrebbe chiaramente identificare i seguenti elementi:
- Le parti coinvolte (dati anagrafici, etc.);
- L’importo del prestito;
- Le modalità di pagamento;
- Tempi e modalità di restituzione;
- La data dell’operazione.
È anche possibile trovare modelli online da utilizzare come punto di partenza, assicurandosi di personalizzarli in base alle proprie esigenze.