Nel tumultuoso periodo rivoluzionario europeo, emerge una figura militare che avrebbe segnato la storia italiana: la Legione Lombarda. Una storia intrisa di patriottismo, strategia militare e soprattutto di simbolismo con la nascita del tricolore italiano.

La nascita della Legione Lombarda e del tricolore italiano

Nel 1796, la Francia rivoluzionaria, sotto la guida del giovane generale Napoleone Bonaparte, occupa militarmente la Lombardia. Questa occupazione porta alla nascita della Repubblica Transpadana, una creazione di Napoleone, pensata come una “repubblica sorella” della Francia. La Legione Lombarda sorge come risultato diretto di questa nuova formazione politica, venendo alla luce l’11 ottobre 1796 a Milano, distinguendosi come la prima formazione militare italiana a brandire il tricolore come suo stendardo.

Ma cosa rappresenta realmente questa bandiera? Il tricolore italiano, costituito dai colori bianco, rosso e verde, ebbe le sue origini a Genova nel 1789. Tuttavia, è con la Legione Lombarda che il tricolore venne formalmente riconosciuto come simbolo di uno Stato italiano, la Repubblica Cispadana, nel 1797. Questa scelta non fu casuale. Bonaparte, nel suo ruolo di stratega sia militare che politico, aveva intuito l’importanza di un simbolo unificante per le nuove truppe italiane al suo comando.

Da chi era composta la Legione Lombarda e come diventò la Legione Italica

Composta da 3.741 uomini, la Legione Lombarda si articolava in sette coorti, provenienti da diverse regioni italiane, tra cui Milano, Cremona, Lodi e perfino dallo Stato Pontificio e dal Regno di Sicilia. Questa formazione ebbe un ruolo attivo in diversi confronti militari, a partire dalla famosa battaglia del ponte di Arcole.

Il destino della Legione Lombarda subì una svolta nel 1799. Con la caduta della Repubblica Cisalpina, la Legione si disintegrò, ma la sua eredità continuò. Alcuni dei suoi membri si rifugiarono in Francia e, insieme ai resti delle forze militari delle repubbliche Romana e Napoletana, divennero parte della Legione Italica. Questa nuova formazione, ancora una volta sotto la guida di Napoleone, avrebbe combattuto nella seconda campagna d’Italia, proseguendo la lotta contro gli austriaci.

Il tricolore italiano sfoggiato dalla Legione Lombardia: simbolo di unione e identità

Al di là dei suoi successi e insuccessi militari, la vera eredità della Legione Lombarda risiede nel suo ruolo simbolico. La decisione di adottare il tricolore come bandiera non fu solamente una scelta estetica. Fu un potente segno di unità e di identità nazionale. Una bandiera che, pur avendo le sue radici nella rivoluzione e nelle guerre napoleoniche, sarebbe diventata poi un simbolo eterno dell’Italia.

Le origini del Tricolore

La Legione Lombarda detiene l’onore di essere stata la pioniera nell’adozione di un vessillo tricolore in Italia, ben prima che questo divenisse un simbolo riconosciuto della nazione. Ma, quali furono le ragioni dietro questa scelta?

Lo storico milanese Francesco Cusani, nella sua opera “Storia di Milano“, fa riferimento all’origine del tricolore e alla sua adozione da parte della Legione Lombarda. Egli cita Antonio Bonfanti, un ex ufficiale della Guardia nazionale milanese, che attribuiva la scelta del bianco e del verde al retaggio della Milizia urbana.

I patrioti milanesi proposero l’idea di una bandiera tricolore a Napoleone Bonaparte. La decisione di integrare il verde al posto del blu tipico della bandiera francese ebbe radici profonde: le divise della Milizia cittadina milanese, dal 1782, sfoggiavano una tonalità verde con dettagli rossi e bianchi. L’origine di questa divisa risale a una disposizione dell’Imperatore Giuseppe II del 1782, la quale descriveva un’uniforme prevalentemente verde con tocchi di bianco. Questa scelta cromatica fece sì che, in dialetto milanese, i membri della guardia fossero chiamati “remolazzit“, evocando le foglie verdi dei ravanelli.

Il significato del tricolore italiano all’epoca

Molti, durante quel periodo, non riconoscevano nel tricolore una bandiera di significato nazionale o politico. Per molti, era solo un distintivo militare, un mezzo per differenziare le truppe italiane da quelle francesi sul campo di battaglia. Anche in città come Modena, Bologna e Cento, l’importanza del tricolore come simbolo non era ancora salda. Solo a fine gennaio 1797, su indicazione di Napoleone, il tricolore italiano verde, bianco e rosso divenne la bandiera ufficiale della Guardia nazionale milanese.

La prima volta che la Legione Lombarda sfoggiò il Tricolore

Il 6 novembre 1796 è una data di fondamentale importanza nella storia del tricolore italiano. Fu in questa data che la Legione Lombarda ricevette ufficialmente il suo vessillo tricolore in una cerimonia a Milano. Questa bandiera aveva tre fasce verticali con l’iscrizione “Legione Lombarda” e presentava anche simboli come una corona di quercia, un berretto frigio e una squadra massonica. Altre bandiere simili furono consegnate alle altre coorti. Questi vessilli storici sono oggi conservati in musei come l’Heeresgeschichtliches Museum di Vienna e il musée de l’Armée di Parigi, con un esemplare anche al museo del Risorgimento di Milano.