Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è arrivato a sorpresa a Bruxelles. Sull’agenda un incontro con Jens Stoltenberg, il segretario generale della NATO. La comunicazione è arrivata poche ore fa da parte del portavoce. Nella capitale belga il presidente ucraino incontrerà inoltre il premier belga, Alexander Dr Croo. Nella giornata odierna, inoltre, è prevista la riunione dei ministri della Difesa della NATO, sia per quanto riguarda la guerra in Ucraina sia a proposito degli avvenimenti a Israele.

Il presidente Zelensky ha ribadito chiaramente le priorità per il paese:

“La nostra priorità è avere un sistema di difesa aereo. Ne abbiamo bisogno in punti ben specifici del nostro territorio. Noi ne abbiamo bisogno per cacciare via i russi dal nostro territorio. Sono qui per preparare la resilienza dell’Ucraina.”

Zelensky: “Non lasciate sola la popolazione israeliana”

Il presidente Zelensky non ha potuto non affrontare il tema riguardo l’attacco terroristico di Hamas nei confronti di Israele, citando l’esperienza del suo paese solo una manciata di mesi fa.

“Noi siamo in guerra e comprendiamo cosa significhi avere attacchi terroristici. Ricordo i primi giorni della nostra guerra su larga scala iniziata con attacchi terroristici dalla Bielorussia. Se posso dare una raccomandazione ai leader dell’Occidente, è che non facciano sentire la popolazione israeliana sola. Non sto parlando di sostegno alle istituzioni ma alle persone che hanno subito gli attacchi.”

Zelensky: “Siamo nell’ultima parte, la più dura”

Inoltre, il presidente ucraino Zelensky ha parlato alla tv di Stato rumena ribadendo come sembra si stia entrando nella fase finale della guerra. Agli attacchi fanno seguito le controffensive ucraine, anche se i bombardamenti da parte dei russi non accennano a diminuire.

“È l’ultima parte della guerra. Non è il suo centro. Il primo periodo fu l’occupazione, seguito dall’arresto dell’avanzata e dalla presa dell’iniziativa. Penso che siamo nell’ultima parte. Le paure che abbiamo sono tante: i soldi, le armi, ma siamo nell’ultima parte, la più dura. Non posso dirvi la data esatta, non credo che nessuno (possa farlo), forse solo (Donald) Trump, un giorno.”