“Le parole hanno un senso” deve aver pensato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani quando ha annunciato un disegno di legge regionale che darà titolo ai sindaci di sostituire il termine ‘frazione’ con quello di ‘borgo’.
“In Toscana abbiamo circa 1500 borghi – ha detto Giani – ma ci sono anche molti altri centri che hanno una loro storia e che ad oggi sono classificati semplicemente quali ‘frazioni’, come se appartenessero a una sorta di area residuale del comune di cui fanno parte. Vogliamo che anch’essi acquistino una immagine immediata di bellezza e di identità. Grazie alla nuova legge alla quale stiamo lavorando, i sindaci che lo vorranno avranno la possibilità di modificare la classificazione di questi luoghi da ‘frazioni’ a ‘borghi’. Sarà questo un modo per dare una maggiore evidenza al richiamo turistico e far ottenere a tante realtà toscane quella maggiore visibilità che meritano”.
Proposta di legge toscana per dare maggiore visibilità ai piccolissimi centri
Giani è un amministratore pubblico molto attento alle identità locali e questa proposta di legge va in questa direzione. La Toscana è la regione dei cento campanili e molte frazioni non si sentono da meno dei capoluoghi. Ad esempio, in provincia di Siena la frazione di Ciciano non si sente inferiore al capoluogo Chiusdino. Chiamarsi ‘borgo’ è una sorta di emancipazione e chissà che l’esempio della Toscana non venga seguito da altre regioni.
Stefano Bisi