Giornata di proteste per gli studenti alla Sapienza di Roma proprio mentre il Senato Accademico si è riunito per decidere la nota di sostegno unanime ad Israele dopo i missili e i terribili attacchi svelati da Hamas. Un dissenso portato avanti da due associazioni in particolare, la OSA – Opposizione Studentesca di Alternativa e Cambio di Rotta, con quest’ultima già al centro delle cronache per l’accampamento di tende in Piazzale Aldo Moro contro il caro affitti. 

Proteste studenti per la Palestina, il video con la testimonianza alla Sapienza

La Sapienza è stato scenario di una manifestazione a sorpresa oggi verso le 13:30, cioè 30’ prima dell’inizio dell’assemblea del Senato Accademico. Non sono mancati momenti di tensione quando i manifestanti hanno provato ad attaccare uno striscione a favore della Palestina sotto al balcone del rettorato, con alcuni partecipanti che sono entrati a contatto con le forze di polizia. Noi di TAG24 abbiamo avvicinato Filippo, uno degli associati di Cambio di rotta che ci ha dato la sua versione dei fatti e spiegato il punto di vista della sua organizzazione nel conflitto tra Israele e i palestinesi.

Quando siamo andati a mettere lo striscione sotto al balcone del rettorato ci hanno avvicinato, io sono stato preso al collo e sbattuto a terra”, le parole del ragazzo che accusa dunque le forze dell’ordine di aver usato la forza sui manifestanti. I ragazzi di Cambiare Rotta si sono schierati con forza al fianco della Palestina: “Un popolo che da oltre 70 anni vive ghettizzato nella striscia di Gaza subendo i soprusi del più forte esercito al mondo con la complicità dell’Occidente. Questa reazione è frutto di quanto hanno subito e naturale”. Diventa una conversazione dai toni quasi irrealistici quando gli chiediamo se quindi il suo gruppo condanna l’azione di Hamas: “Noi siamo  al fianco del popolo palestinese”, rifiutandosi di riferirsi in modo esplicito  al gruppo come un’organizzazione terroristica. 

Il flash mob di Osa alla sede dell’Anp

Poco distante dalla Sapienza si trova la sede dell’Anp, l’Associazione Nazionale Presidi, scelta come bersaglio delle proteste che hanno per Osa un obiettivo chiaro: “Le parole di Valditara contro la Palestina sono vergognose, noi siamo al fianco del popolo palestinese e continueremo ad esprimere il nostro dissenso”, il messaggio che arriva tra slogan e cori con l’annuncio di nuove mobilitazioni per venerdì 13 ottobre.