La classifica sul livello di criminalità delle città italiane, pubblicata ieri dal Sole 24 Ore, ha consegnato alle provincie di Milano, Rimini e Roma il podio delle zone complessivamente più pericolose in Italia.

L’analisi dei vari dati disaggregati che concorrono a determinare il punteggio finale per ogni provincia, tuttavia, consegna risultati diversi. Proprio per questa ragione, i dati forniti dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero degli Interni permettono di comprendere la realtà specifica di ogni provincia fornendo uno strumento utilissimo per comprendere quali siano i fronti di intervento più urgenti per ogni diversa realtà locale.

Classifica criminalità città italiane, Terni al primo posto per spaccio

Nella classifica generale della criminalità delle città italiane pubblicata dal Sole 24 Ore la provincia di Terni arriva 58° su 156. Non la città né l’area complessivamente più insicura di Italia, dunque, ma certamente neanche la più rassicurante. Specialmente se si guardano i dati disaggregati.

Secondo la rilevazione del 2023, infatti, Terni è la prima provincia italiana per spaccio. Non solo: Terni è in top ten (in nona posizione) anche per le denunce sui danneggiamenti.

Dati, questi, immediatamente commentati dal sindaco Stefano Bandecchi, il quale ha voluto ricordare come quella denunciata dal Sole 24 Ore sia una situazione “che noi denunciamo da tempo, da ben prima del mio insediamento”.

Indice di criminalità del Sole 24 Ore, Bandecchi: “Con Alternativa Popolare a Terni cambieranno le cose”

L’attenzione al tema della sicurezza, infatti, ha caratterizzato non solo la campagna elettorale di Bandecchi a Terni ma anche le prime decisioni operative del suo mandato. Il riferimento, in particolare, è alla scelta di assumere dei vigilantes privati a supporto dell’azione della polizia locale, riscontrando molti consensi ma anche le critiche dell’opposizione ternana.

La pubblicazione dell’Indice di criminalità 2023 è dunque l’occasione per Bandecchi per togliersi un sassolino dalla scarpa ricordando come alcuni esponenti dell’opposizione ternana “abbiano avuto il coraggio di dire, in Tv, che la nostra è una città dove si può dormire con la chiave nella toppa”. Descrizione piuttosto assurda se si pensa come l’affermazione sia arrivata da un partito che ha fatto della sicurezza il suo cavallo di battaglia.

Ecco perché secondo Bandecchi i dati pubblicati ieri potranno, forse, far riconsiderare a qualcuno gli attacchi strumentali fatti di fronte a una decisione concreta presa per la sicurezza dei ternani. La strategia adottata a Terni dovrebbe peraltro, secondo il leader di Alternativa Popolare, essere presa ad esempio da tutti i Comuni”.

Al di là della polemica politica, tuttavia, Bandecchi non vuole ignorare il dato relativo allo spaccio. Come da lui stesso affermato, infatti, i dati del Sole 24 Ore impongono una seria riflessione e un’azione decisa a contrasto della droga.

Per questo Bandecchi promette: “Come sindaco dedicherò tutte le energie e le risorse possibili per contrastare la criminalità e offrire più opportunità ai ternani, soprattutto i giovani, lottando contro il consumo di droga”.