Sembra avvicinarsi il momento della definitiva chiusura per “Il Mercante in Fiera“, quiz a premi che Pino Insegno conduce su Rai 2. I vertici Rai sono ormai orientati alla cancellazione del programma: vediamo il motivo. Rimane il dubbio su cosa farà adesso il conduttore, se avrà un nuovo programma o resterà senza contratto.
Qual è il motivo della prossima chiusura de “Il Mercante in Fiera”
Rientrato in pompa magna e con fare bellicoso nel circuito della televisione generalista, Pino Insegno aveva riproposto il suo quiz che alla metà degli anni 2000 era andato in onda sulle reti Mediaset. “Il Mercante in Fiera“, però, è andata al di sotto di ogni aspettativa: legnoso e sbruffone, Insegno non ha fatto breccia fra i telespettatori e gli ascolti sono calati progressivamente, puntata dopo puntata.
I dati Auditel non mentono e, checché ne pensi Insegno, i vertici Rai ormai si sono arresi. Il motivo della chiusura, prossima visti gli ascolti, sta tutto nei costi del programma: circa 30mila euro per ogni puntata ed i programmi originari ne prevedevano 62: quasi 2 milioni di euro la spesa totale. Costi esorbitanti non pareggiati dagli sponsor, disinteressati ad associarsi ad un quiz che non porta ascolti e share.
Il programma è segnato dal fatto che che gli ascolti raggiungono a malapena la soglia del 2%. Prima di staccare la spina, però, la Rai avrebbe deciso di tentare un’ultima mossa: anticipare il programma (evitando di fare da traino al Tg2) ed usare personaggi famosi come partecipanti al quiz. Basterà a salvare “Il Mercante in Fiera”?
Non ha giovato al programma le polemiche pre e durante la messa in onda. Prima la scelta di non affidarsi ad Ainette Stephens, rimasta nei cuori dei vecchi telespettatori come “Gatta nera“, con Insegno che sbrigativamente disse di voler affidarsi a ragazze più giovani, poi le polemiche fra il commentatore televisivo Aldo Grasso e lo stesso Insegno, piccato di essere considerato un “raccomandato“.
Insegno disse questo durante una trasmissione radiofonica su Grasso:
Ha rotto il ca*** in maniera profonda. Criticare questa trasmissione ci sta, ma dargli addosso è gratuito. Una trasmissione unica nel suo genere, che offre il ludico e il divertente, il leggero, una leggerezza Calviniana, che può essere affascinante per le persone.
Ecco i dati Auditel del programma:
giovedì 28 settembre 400.000 spettatori 2.3% di share.
mercoledì 27 settembre 357.000 spettatori 1.9% di share.
martedì 26 settembre 364.000 spettatori 2% di share
lunedì 25 settembre 638.000 spettatori 3.4% di share.
lunedì 2 ottobre 414.000 spettatori (2.3%)
martedì 3 ottobre 301.000 spettatori (1.6%)
mercoledì 4 ottobre 307.000 spettatori con l’1.8%
giovedì 5 ottobre 322.000 spettatori (1.9%)
venerdì 6 ottobre 425.000 spettatori con il 2.3%
Cosa farà ora Pino Insegno? Ecco i suoi progetti futuri
La Rai, quindi, si trova di fronte alla scelta se continuare con il quiz di Insegno fino alla fine o chiudere il prima possibile per evitare altre figuracce. Mastica amaro, il conduttore: considerate le volte che ha ostentato la sua bravura come motivo per il rientro in televisione (e non l’amicizia con Giorgia Meloni), Insegno cerca di salvare la propria faccia e forse anche la carriera.
Chiuso “Il Mercante in Fiera”, è già in cantiere nel gennaio 2024 la nuova edizione de “L’Eredità”, quiz lasciato da Flavio Insinna dopo stagioni di buoni ascolti. Ma se Insegno sbagliasse anche qui, cosa potrebbe succedere? La Rai lo difenderà ad oltranza o cercherà un modo per liberarsene?