Skip to main content

Reddito di cittadinanza invalidi, nuova nota Anpal: due benefici spettanti, ecco di cosa si tratta

Sul Reddito di cittadinanza per i soggetti invalidi è intervenuta l’Anpal con una nuova nota, stabilendo che ai percettori dell’indennità spettano due benefici. La prima agevolazione riguarda il tetto delle sette mensilità relative alla fruizione del Reddito di cittadinanza per l’anno 2023; la seconda, invece, è inerente alla possibilità di poter avere un campo più allargato di tutele in ambito lavorativo, in particolare grazie alla legge numero 68 del 1999 sul “collocamento obbligatorio”.

Le due agevolazioni, nel dettaglio, spettano ai soggetti che abbiano una percentuale di invalidità tra il 45% e il 66%. Ecco, pertanto, cosa prevede la nota dell’Anpal in tema di agevolazioni, di riforma del Reddito di cittadinanza anche dopo il 2023 e dei nuovi chiarimenti del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di Marina Elvira Calderone.

Reddito cittadinanza invalidi, cosa prevede la nuova nota Anpal per la fruizione dell’indennità

Due benefici per le famiglie con soggetti invalidi riguardo alla fruizione del Reddito di cittadinanza sonno contenute nella nota dell’Anpal numero 15052 del 2023. Il documento tutte le ultime novità relative all’indennità unitamente alle situazioni di valutazione da parte dei servizi sociali per la fruizione del versamento del Reddito di cittadinanza.

Nel dettaglio, le famiglie la cui interno siano presenti soggetti con invalidità certificata tra il 45% e il 66% non subiranno la sospensione della fruizione dell’indennità dopo sette mensilità come, invece, avviene per i soggetti “occupabili”. La nota precisa, pertanto, le ultime direttive emanate dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in merito alla prosecuzione della fruizione del Reddito di cittadinanza.

Nuovo Supporto per la formazione e il lavoro e Assegno di inclusione

Con la riforma dell’indennità, eseguita dal decreto legge “Lavoro” del 1° maggio scorso, il Rdc può essere erogato dall’Inps a favore delle famiglie occupabili per sette mensilità durante il 2023. Chi è nelle condizioni di poter lavorare, tuttavia, dopo la sospensione del Reddito di cittadinanza può far richiesta del Supporto per la formazione e il lavoro, di importo pari a 350 euro.

Per le famiglie al cui interno siano presenti soggetti over 60 anni, minori o invalidi, il decreto prevede la fruizione del reddito fino al 31 dicembre 2023 e l’avvicendamento con l’Assegno di inclusione a partire dal 1° gennaio 2024.

In particolare per le famiglie con soggetti invalidi, la nota dell’Anpal chiarisce le condizioni di presa in carico da parte dei servizi sociali entro la fine delle sette mensilità di fruizione del reddito e, in ogni caso, non oltre il 31 ottobre 2023.

Reddito cittadinanza invalidi, iscrizione ai Centri per l’impiego

L’Anpal, con la nota numero 15052 del 4 ottobre scorso, ha spiegato che le famiglie al cui interno siano presenti componenti con invalidità potranno continuare a percepire il Reddito di cittadinanza fino alla fine del 2023.

In merito agli ultimi chiarimenti del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, l’Anpal le segnala alle regioni e alle province autonomo in modo da farle arrivare ai Centri per l’impiego. Tra le novità figura l’informazione che i nominativi dei soggetti che continueranno a percepire il Reddito di cittadinanza sono stati pubblicati, già dal 27 settembre 2023, sulla piattaforma Gepi.

Ricerca di lavoro e frequenza politiche attive

All’interno di questo spazio web, i centri per l’impiego potranno continuare ad applicare quanto prevede la legge numero 68 del 1999 sul “collocamento obbligatorio”, consentendo agli invalidi con percentuale tra il 45 e il 66 per cento di poter continuare a beneficiare delle relative tutela di diritto al lavoro.

I soggetti interessati, pertanto, potranno continuare a dare la propria disponibilità a svolgere un lavoro e percorsi di politiche attive, al fine di ottenere un inserimento nel mondo del lavoro. A tal proposito, gil invalidi conservano l’iscrizione negli elenchi dei nominativi dei disoccupati.

Reddito di cittadinanza

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *