Come giocherà la Salernitana di Pippo Inzaghi: modulo e calciatori chiave. – Zero vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte. Tre punti totali, 4 gol fatti e ben 17 subiti (peggior difesa). Numeri sicuramente preoccupanti e negativi che hanno convinto Iervolino, presidente della Salernitana, a esonerare Paulo Sousa. Al suo posto è ufficiale l’arrivo di Pippo Inzaghi, che dopo l’ottima stagione in Serie B con la Reggina, ora cerca di affermarsi in Serie A. L’obiettivo sarà riuscire a salvare la Salernitana: obiettivo chiaramente alla portata del club campano considerando che mancano ancora 30 partite e la classifica è cortissima. L’accordo era già stato trovato nella serata di lunedì 9 ottobre, ma ufficializzato soltanto il giorno dopo.

Adesso c’è curiosità tra i tifosi per capire come reagirà la Salernitana, come giocherà e soprattutto quale modulo verrà usato da Inzaghi. Domande che si stanno ponendo sia i tifosi granata, ma anche gli amanti del fantacalcio. Di seguito, dunque, una panoramica su come gioca Pippo Inzaghi, sul modulo usato e su quali potrebbero essere i calciatori chiave della sua Salernitana.

Pippo Inzaghi alla Salernitana: modulo e giocatori chiave

Un calcio propositivo, offensivo, che fa dell’ampiezza e della profondità i propri punti di forza. In estrema sintesi, è questo il calcio che Simone Inzaghi ama adottare. Il suo modulo più utilizzato in carriera è il 4-3-3, ma nel finale dello scorso anno ha usato il 3-5-2 fino ai playoff con la sua Reggina. Un allenatore che dunque predilige variare, anche e soprattutto a partita in corso. Dopo l’esonero di Paulo Sousa, toccherà a lui quindi risollevare la Salernitana, che dopo il buon campionato scorso, è partita male nell’attuale stagione. Possibile che i primi tempi Inzaghi decida di non stravolgere troppo e continuare a usare quindi il 3-5-2 o il 3-4-2-1. Alla lunga, però, potrebbe anche inculcare ai calciatori i principi del suo 4-3-3 e trovare un’alternativa alla difesa a tre che non ha sicuramente avuto successo tra i granata in queste prime otto partite.

Centrali nel progetto di Inzaghi saranno sicuramente calciatori come Dia, Candreva, ma anche i due esterni, in particolare Pasquale Mazzocchi. Sia con la difesa a quattro che in quella a tre, Inzaghi gioca tanto in ampiezza e sulle fasce. Motivo per cui gente come Mazzocchi potrebbe alla lunga giovarne. Candreva sarà uno dei suoi giocatori chiave, senza dubbio, ma in caso di 3-5-2 puro potrebbe arretrare il proprio raggio d’azione. Diverso il discorso se dovesse passare al 4-3-3, dove Candreva potrebbe esprimersi da esterno d’attacco e mettere in luce tutta la sua qualità. Infine, da buon ex attaccante, Inzaghi cercherà di recuperare Dia per metterlo al centro del progetto dopo i problemi degli scorsi mesi.

La carriera dell’ex Milan

Dopo una carriera ricca di gol, successi e popolarità, Pippo Inzaghi ha iniziato la sua carriera da allenatore subito sulla panchina del Milan. Qui guida sia l’U17 che la formazione Primavera, prima di arrivare alla guida della prima squadra nel 2014/15, dove ottiene però solo un decimo posto. Nel 2016/17 riparte dalla Serie C con il Venezia, con cui centra subito la Promozione in Serie B. Al suo primo anno in seconda serie, nel 2017/18, ottiene un ottimo quinto posto con i lagunari. Così arriva la seconda occasione in Serie A con il Bologna. Qui però Inzaghi non riesce mai a trovare continuità e a gennaio viene esonerato con risultati deludenti.

Con umiltà riparte dalla Serie B e dal Benevento, con cui riesce a vincere ancora il campionato, ma questa volta ottenendo sul campo la riconferma in massima serie. Qui rimane tutto l’anno, ma retrocede in B arrivando diciottesimo in campionato. Negli ultimi due anni e mezzo ha prima allenato il Brescia, ma venendo esonerato a marzo, poi la Reggina, squadra con cui ha disputato i playoff prima del fallimento. Adesso per lui l’avventura alla Salernitana.