Operazione riuscita per Achille Polonara, finito nella giornata odierna sotto i ferri per la rimozione di una neoplasia testicolare – ossia un tumore ai testicoli – dopo gli esami effettuati negli scorsi giorni. Il giocatore della Virtus Bologna, peraltro, nella giornata di domenica era sceso in campo contro la Pallacanestro Varese, chiudendo anche con un bottino di 10 punti e 9 rimbalzi.

Tumore ai testicoli riscontrato a Polonara, il comunicato del club sull’intervento odierno

Polonara è stato operato presso l’Ospedale ‘Maggiore’ di Bologna. Il club emiliano ha confermato che l’intervento chirurgico non ha subito alcun intoppo, rilasciando il seguendo comunicato:

Virtus Pallacanestro Bologna S.p.A. comunica che l’intervento chirurgico a cui si è sottoposto in data odierna Achille Polonara è tecnicamente riuscito. Nei prossimi giorni verranno stabilite modalità e tempistiche per la ripresa dell’attività sportiva.

Le parole di coach Pozzecco: “Gli voglio molto bene”

In mattinata erano arrivate anche le parole di Gianmarco Pozzecco, coach della Nazionale italiana di pallacanestro e già allenatore dello stesso Achille durante la sua avventura alla Dinamo Sassari. Questo il commento di un emozionato Poz sul suo pupillo:

Achille è un ragazzo forte, gli voglio molto bene e sono sicuro che uscirà da questa situazione. L’ho chiamato insieme a tutto lo staff azzurro, abbiamo sentito dalla sua voce come sta, è tranquillo e positivo come è nella sua indole. Lui e Spissu negli anni di Sassari hanno cambiato la mia visione da allenatore, siamo cresciuti insieme. Achille è una persona splendida, dà tutto se stesso alla squadra e al coach. C’è molto vissuto tra di noi, specialmente nel rapporto umano, la cosa a cui tengo di più. Quando sono così in sintonia con un giocatore, le questioni di campo passano in secondo piano. Per lui e gli altri ragazzi della nazionale nutro lo stesso amore che ho per mia figlia. Ora deve pensare solo a guarire, di fianco ha una bella famiglia che lo supporta, lo faranno anche la Virtus e la FIP. Io gli starò vicino, gli ho chiesto il permesso di chiamarlo dopo l’operazione ma lo avrei fatto comunque.