E’ stata Samantha Cristoforetti la grande protagonista alla Sapienza oggi. In occasione dell’inaugurazione del nuovo anno accademico infatti, l’astronauta italiana in forza all’ESA, l’agenzia spaziale europea, è stata insignita di un dottorato honoris causa in ingegneria aeronautica e spaziale e ha tenuto una attesissima lectio magistralis in un’aula magna gremita per l’occasione.

Una mattinata che però è stata anche accompagnata dalla protesta degli studenti, che si sono accampati sin dalle 7 di mattina, con tende e manifesti davanti al rettorato nella città universitaria, per attirare ancora una volta l’attenzione sulla problematica del caro-affitti per i fuori sede.

Samantha Cristoforetti alla Sapienza: avvio di anno accademico tra le proteste

Ad accogliere Samantha Cristoforetti al suo arrivo nell’ateneo romano è stata la magnifica rettrice Antonella Polimeni, che ha dedicato il discorso dell’apertura dell’anno accademico, al concetto di uguaglianza, toccando anche il tema del caro affitti, legato di fatto a quello più ampio di diritto allo studio.

Così, mentre fuori gli studenti in protesta tenevano un loro breve comizio, la rettrice ha scandito il suo discorso intitolato, anche in onore all’ospite della giornata : “La costellazione delle libertà costituzionali come guida dell’azione di Sapienza”. Il discorso si è aperto esprimendo la vicinanza di tutta la comunità dell’ateneo a Israele, poi ha toccato il tema principale, quello del ruolo dell’università e della ricerca come strumento di garanzia democratica, citando l’articolo 3 della Costituzione. Sul finale del discorso ci sono state parole dedicate all’impegno dell’ateneo per il diritto allo studio e alla “consapevolezza che l’emergenza abitativa è da considerarsi una priorità”.

A nome della comunità degli studenti ha preso poi la parola uno studente di medicina che ha perso la vista a venti anni, e nel suo discorso “Esplorazione al buio” ha toccato anche lui il tema del caro affitti che affligge ormai da tempo i fuorisede. Ma il momento più atteso è stato quello in cui è stato assegnato il titolo di dottore in ricerca honoris causa.

 

 La lectio magistralis di AstroSamantha lancia il sogno di un’astronave europea

Samantha Cristoforetti è arrivata alla Sapienza intorno alle 10 di questa mattina, per partecipare alla solenne apertura del nuovo accademico, che per la più antica università di Roma è il numero 721 e, come da tradizione, per l’occasione si è tirato fuori il piviale, il mantello di Bonifacio VIII, il papa fondatore dell’ateneo.

Samantha Cristoforetti, è entrata in un’aula magna piena in ogni ordine di posto, dopo essersi fermata ad osservare il lavoro di un gruppo di studenti che hanno progettato un prototipo di sonda. Poi è iniziata la cerimonia durante la quale, la magnifica rettrice ha consegnato il titolo di dottorato honoris causa ad Astrosamantha, riconosciutole con la seguente motivazione:per aver legato il nome dell’astronautica italiana ai più prestigiosi risultati nella storia delle missioni e dell’esplorazione spaziali, contribuendo all’avanzamento delle tecnologie e delle scienze aerospaziali”.

L’astronauta ha ringraziato sottolineando che per lei è un onore, non solo il titolo riconosciutole per meriti, ma anche e soprattutto l’opportunità di parlare a tanti giovani. Il programma della mattinata dell’inaugurazione dell’anno accademico della Sapienza prevedeva infatti, come sempre, anche una lectio magistralis della prestigiosa ospite.

La capitana Cristoforetti  ha scelto di dedicare la sua orazione al futuro spaziale dell’Europa. All’argomento ha dedicato un accorato discorso, analizzando la situazione attuale della corsa allo spazio, che lei osserva ogni giorno, e mettendo in guardia sul fatto che, forse, il vecchio continente in questo momento sta facendo dei passi indietro, in termini di concentrazione e di investimenti in un campo strategico e su cui si giocherà una parte importante della partita del futuro benessere e sicurezza delle nazioni.

Astrosamantha si è augurata di assistere, in un prossimo futuro, a quello che lei ritiene un necessario salto di qualità a livello non solo di investimenti pubblici ma anche di sforzi per una maggiore competitività dell’industria europea. L’appello è, in sintesi, a un impegno maggiore nel campo della tecnologia. Campo in cui gli investimenti, e i risultati concreti, di nazioni come Stati Uniti, Russia, Cina e ora anche India, sono imparagonabili rispetto a quelli europei. L’autonomia dell’Europa nel volo spaziale umano è il sogno di Samantha Cristoforetti, che dice anche di essere arrivata a un punto della sua carriera in cui non brucia più di sola ambizione personale e ammette che sarà difficile rivederla ancora sulla stazione spaziale internazionale perché, come è giusto che sia, è ora di lasciare spazio alle nuove leve che si stanno addestrando all’Esa. Il suo sogno è se non di salire direttamente, di vedere qualcuno degli astronauti della nuova generazione, salire a bordo di una navicella spaziale completamente europea.