L’Onu condanna Israele per l’assedio alla Striscia di Gaza annunciato dal ministro della Difesa israeliano, sostenendo che esso è vietato dal diritto internazionale.

Onu condanna Israele, Volker Türk: “Israele ha diritto di difendersi” ma vietato assedio che mette “in pericolo civili”

Sul conflitto tra Israele e Palestina, esploso in tutta la sua violenza dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre, arriva l’intervento deciso dell’Onu.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite, per bocca dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk ha, infatti, condannato l’annuncio del ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, dell’assedio totale della Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano.

L’assedio fa parte della vendetta promessa dal premier Benjamin Netanyahu nelle ore immediatamente seguenti l’attacco di Hamas. Tuttavia, l’Alto Commissario spiega come il diritto internazionale umanitario vieti iniziative che mettano a rischio la popolazione civile, al pari di limitazioni alla circolazione di persone e merci.

“[Un assedio che metta] in pericolo la vita dei civili privandoli di beni essenziali alla loro sopravvivenza è vietato dal diritto internazionale umanitario. Qualsiasi restrizione alla circolazione delle persone e delle merci finalizzata all’attuazione di un assedio deve essere giustificata da necessità militari, altrimenti può costituire una punizione collettiva”.

Sull’attacco di Hamas: “Profondamente scioccato dai massacri”

L’Alto Commissario per i diritti umani non ha mancato di esprimere la condanna nei confronti dell’attacco compiuto dai miliziani di Hamas, rispondendo alla reazione infastidita alle sue dichiarazioni della Rappresentanza israeliana presso le Nazioni Unite a Ginevra.

“[Sono] profondamente scioccato e indignato dai racconti di esecuzioni sommarie di civili e, in alcuni casi, di orribili massacri perpetrati da membri di gruppi armati palestinesi”.

Türk ha preso la parola anche sulla questione degli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas a Gaza, invitando il Movimento di resistenza islamica a liberare i civili senza porre condizioni, in quanto anche “la cattura di ostaggi è vietata dal diritto internazionale“.