L’overthinking, noto anche come pensiero eccessivo o rumination, è un’esperienza comune e debilitante per molte persone.
È la tendenza a riflettere in modo ripetitivo e ossessivo su pensieri, preoccupazioni o problemi, spesso senza arrivare a una soluzione o a una conclusione soddisfacente.
Questo fenomeno può avere un impatto significativo sulla salute mentale e sul benessere, portando a sintomi di ansia, stress e persino depressione.
Scopri come capire se si soffre di overthinking, quali sono i sintomi, le conseguenze e le possibili terapie per affrontare questa condizione.
Come capire se si soffre di overthinking?
Il “pensiero eccessivo” o overthinking, può essere descritto come l’abitudine di pensare in modo inappropriato e non necessario a situazioni, persone, passato e futuro.
Si manifesta nel pensare a un determinato problema in modo troppo intenso e troppo lungo. Pensare troppo è fondamentalmente un altro termine per indicare un pensiero eccessivo o una ruminazione. Questa condizione può essere anche patologica.
Se questo ti capita tutti i giorni e per gran parte della giornata, impedendoti anche di dormire, beh evidentemente soffri di overthinking.
La caratteristica dell’overthinking è che il pensiero va fuori controllo. Questo è l’opposto della risoluzione dei problemi. Risolvere i problemi significa pensare a una situazione difficile quando è necessario e quando c’è davvero un problema da risolvere, cosa che può poi essere raggiunta prendendo buone decisioni.
Nel caso dell’overthinking, invece, il pensiero non porta a una soluzione; si pensa e si ripensa ad un problema o ad una questione, per un tempo infinito senza fare alcun progresso.
Questo tipo di pensiero è diverso dalla sana auto-riflessione, che aiuta a conoscere te stesso e ad acquisire una nuova prospettiva riguardo alla situazione attuale. Questa riflessione è significativa e porta ad un risultato.
Pensare troppo, d’altra parte, implica pensare a ciò su cui non si ha alcun controllo, provocando a sé stessi ansia, stress, attacchi di panico, depressione, paralizzandoci.
Quali sono le cause dell’overthinking
L’overthinking può derivare da diverse cause e manifestarsi in vari modi nella vita delle persone.
Una delle cause principali è una bassa autostima o mancanza di fiducia in se stessi, che porta le persone a preoccuparsi costantemente di ciò che gli altri pensano di loro e a cercare di evitare il fallimento. Questo comportamento può essere alimentato da esperienze negative del passato, creando un ciclo di pensieri ossessivi e autodistruttivi.
Anche il perfezionismo, con i suoi elevati standard di prestazione e paura dell’errore, può portare a un pensiero eccessivo. Le persone perfezioniste tendono a procrastinare o a evitare di intraprendere azioni perché temono di non poter raggiungere la perfezione, il che paralizza il loro progresso.
Un altro fattore che contribuisce al pensiero eccessivo è il desiderio di mantenere l’armonia nelle relazioni interpersonali, il che può portare a trattenere i propri pensieri e a riflettere in modo eccessivo su come gestire le situazioni senza conflitti.
Le persone altamente sensibili o empatiche possono essere particolarmente inclini al pensiero eccessivo, poiché tendono a percepire in modo molto dettagliato le dinamiche relazionali e a riflettere intensamente su di esse.
Infine, le malattie mentali come la depressione o i disturbi d’ansia possono alimentare il pensiero eccessivo, portando a un ciclo di preoccupazioni e ruminazioni difficili da interrompere.
Quali sono le terapie adatte per l’overthinking
La ruminazione, associata a stress e preoccupazione, può avere effetti negativi sulla salute mentale. È importante imparare a gestire il pensiero eccessivo. Ecco alcune strategie:
- Mettere in discussione i pensieri: chiedersi se i propri pensieri sono realistici e valutarli in modo obiettivo può ridurre il pensiero eccessivo.
- Distrarsi: concentrarsi su attività piacevoli e positive può aiutare a liberarsi dai pensieri negativi.
- Cercare aiuto professionale: se la ruminazione è intensa e persistente, è importante cercare il supporto di un professionista della salute mentale.
- Meditazione e consapevolezza: la meditazione può aiutare a migliorare la concentrazione, ridurre lo stress e interrompere il pensiero eccessivo.
- Migliorare le capacità interpersonali: migliorare la comunicazione e le relazioni può contribuire a fermare il pensiero eccessivo.
- Vivere nel presente: Concentrarsi sul presente e lasciar andare il passato può aiutare a liberarsi dai pensieri negativi.
- Praticare l’autocompassione e l’accettazione di sé stessi: trattarsi con gentilezza e perdono può contrastare l’autocritica associata al pensiero eccessivo.
- Affrontare le paure: affrontare le paure e i pensieri negativi può migliorare il benessere mentale.
- Scrivere in un diario: scrivere i pensieri e le emozioni può fornire chiarezza e ridurre lo stress associato al pensiero eccessivo.
Superare l’overthinking richiede tempo e pratica, ma può migliorare notevolmente il benessere mentale. Consultare un professionista della salute mentale è indispensabile per superare questa condizione stressante.