Otto giornate di campionato e una squadra sola al comando, il Milan di Stefano Pioli fa sul serio ed arriva a questa seconda sosta per gli impegni delle Nazionali con 21 punti in classifica. Una sola sconfitta, quella con l’Inter e poi tutte vittorie, i rossoneri puntano palesemente al titolo e intendono fare bene anche in Champions League seppur con qualche difficoltà in più. Per commentare il momento del Milan e la lotta scudetto, Galli, ex difensore che ha vestito la maglia del diavolo dal 1983 al 1996, è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Milan e la lotta scudetto, Galli a Tag24
Cresciuto nelle giovanili del Milan, prima di fare il grande salto ed esordire in Serie A con la maglia rossonera si trasferisce un anno a Pescara. Una stagione in Serie C che gli serve per farsi le ossa e confrontarsi con il calcio dei grandi. Al rientro a Milano, prima Liedholm e poi Sacchi gli danno fiducia e decidono di puntare su di lui. Difensore centrale, attento e forte nella marcatura, affidabile e costante, Filippo Galli in 13 stagioni ha collezionato 325 presenze e realizzato 4 reti. Un ambiente, quello rossonero, a cui è rimasto profondamente legato e dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, dal 2006 al 2009 ha vissuto una parentesi da allenatore, sia in Primavera che in prima squadra come vice di Carlo Ancelotti. In carriera ha vinto tutto e oggi, per commentare l’avvio del Milan e la lotta scudetto, Galli è intervenuto in esclusiva a Tag24.
Il Milan arriva in vetta alla seconda sosta per le Nazionali dopo la vittoria sul Genoa. La squadra di Pioli ha dimostrato per ora di essere la più in forma, sarà corsa a due con l’Inter fino alla fine del campionato?
“Non credo che lo scudetto sia una questione che riguarda solo le due milanesi sinceramente. Io nella lotta al titolo inserisco sempre anche la Juventus, perché il fatto di non avere le Coppe europee a lungo andare potrebbe diventare determinante. Se Milan e Inter riuscissero ad andare avanti in Champions, cosa che ovviamente mi auguro, potrebbe diventare per i bianconeri un vantaggio non indifferente. E poi c’è anche il Napoli. È vero che stanno attraversando un momento di difficoltà, ma è ancora troppo presto per escluderli. Il Milan ha dimostrato in queste prime otto giornate di avere qualità e carattere. La squadra di Pioli è stata in grado di reagire e riprendersi immediatamente dopo la batosta arrivata nel derby e questo non era per nulla scontato. Se escludiamo quel match ha fatto tutte vittorie e ora è davanti”.
In Europa invece come vedi questa squadra?
“Purtroppo in Champions sono arrivate buone prestazioni ma ci sono stati risultati meno soddisfacenti. Le partite però le ho viste, la squadra di Pioli meritava qualcosa di più per ciò che ha fatto vedere in campo. Resto fiducioso”.
Il Milan sta investendo tanto sul mercato, con l’obiettivo di rinforzare e svecchiare la rosa. Ti aspettavi che i nuovi acquisti incidessero così velocemente?
“Quando arrivano molti calciatori nuovi spesso devi mettere in conto che avranno bisogno di tempo per ambientarsi e far vedere effettivamente la loro qualità. Nel caso del Milan è successo solo in parte. Quello di questa estate è stato un mercato importante e funzionale e tanti dei nuovi acquisti sono diventati importanti e titolari sin da subito. Parlo soprattutto di Loftus-Cheek e di Reijnders. Anche gli altri stanno facendo bene, ma devono ancora trovare continuità. Chukwueze e Okafor hanno già fatto vedere che possono dare il loro contributo, ma sono comunque un piccolo passo indietro rispetto agli altri. L’importante però è che si sentono parte integrante del progetto e questo emerge sempre dalla squadra di Pioli”.
Contro il Genoa Giroud ha chiuso la partita in porta con il sostegno di tutta la squadra. La forza di questa rosa è il gruppo?
“Giroud è stato incredibile e quei minuti hanno dimostrato quanto sia unito questo spogliatoio. Il francese non ha bisogno di mettersi in mostra, sulle sue qualità tecniche non ci sono dubbi, ma spesso all’interno delle squadre è importante anche essere gruppo, e il Milan lo è. Questo è un aspetto spesso sottovalutato ma fondamentale, se non c’è serenità e comunione d’intenti alcuni risultati non si raggiungono”.