Due telefonate con il pontefice per riferirgli dettagliatamente la situazione in atto. Due colloqui chiusi con il saluto e l’augurio di Papa Francesco. A riferirle all’agenzia di stampa vaticana è stato padre Gabriel Romanelli, parroco di Gaza, anche lui costretto a fare i conti con la paura di queste ore, a causa degli attacchi di Hamas. La guerra Israele-Palestina che torna a far paura.

Papa Francesco ha chiamato il parroco di Gaza

Padre Romanelli è al momento bloccato a Betlemme, sperando di tornare al più presto alla Sacra Famiglia, la sua parrocchia a Gaza. Raccontando la sua condizione, ha riferito anche delle conversazioni con Bergoglio:

Sì, ho parlato con Papa Francesco che mi ha manifestato la sua vicinanza e la sua preghiera per tutta la comunità ecclesiale di Gaza e per tutti i parrocchiani e abitanti.

Il parroco ha aperto le porte a 130 rifugiati. Altri sono ospitati in parrocchie poco distanti dal teatro degli attacchi. Al sicuro, si spera, e con l’angoscia di cosa potrà succedere nei prossimi giorni.

Il Pontefice si informa costantemente sulla situazione

I bombardamenti sono continui e duri. Sale la paura per una invasione di terra.

Il papa, riferiscono dal Vaticano, segue costantemente tutti gli aggiornamenti.

Ho ringraziato il Pontefice per il suo appello di domenica scorsa all’Angelus per la pace in Israele e in Palestina. Papa Francesco ha impartito la sua benedizione perché tutti sentano la sua vicinanza.