Lusi vuota il sacco davanti alla Giunta: “Facevo quello che mi dicevano”. L’ex tesoriere della Margherita, accusato di aver sottratto fondi al partito, rivela: “Ho dato i soldi a Rutelli, Renzi e Bianco.
È iniziata ieri alle 21 ed è durata 3 ore l’audizione di Luigi Lusi davanti alla Giunta per le autorizzazioni del Senato, che dovrà pronunciarsi sulla sua richiesta d’arresto. L’ex tesoriere della Margherita è accusato di aver sottratto soldi al partito.
Lui ha vuotato il sacco e ha dichiarato quanto detto anche davanti ai magistrati. Il suo ruolo era di puro esecutore. Ha raccontato di aver dato soldi (annualità e mensilità) a varie fondazioni, tra cui quella di Rutelli. E poi anche a Matteo Renzi, sindaco di Firenze, che aveva richiesto una cifra intorno ai 120 mila euro, suddivisa in tre fatture. Rutelli, però, gli avrebbe chiesto di non pagargli la terza e così a Renzi sarebbero andati solo 70 mila euro. Ad Enzo Bianco, invece, sarebbe stato versato un mensile di 3.000 euro, passato poi a 5.500.
L’ex tesoriere tempo fa aveva rilasciato dichiarazioni scottanti anche in tv, alla trasmissione di Michele Santoro, Servizio pubblico. “Posso far crollare il centrosinistra”, aveva detto. “Ai vertici della Margherita c’era un patto per spartire i soldi”. E ancora: “I soldi? Il 60 per cento ai Popolari, il 40 per cento ai rutelliani”. Accuse pesantissime poi verso Rutelli (“Francesco, ritengo abbia avuto qualcosa di più”), che naturalmente ha smentito tutto, definendo Lusi definito un “ladro patentato e scaltro”.