Zaki risponde alle accuse di alcuni esponenti di centrodestra per la posizione presa sul conflitto tra Israele e Palestina. Il ricercatore aveva definito il presidente israeliano Netanyahu un “serial killer” e nel giro di poco è partita una polemica su X che ha visto coinvolte diverse personalità del centrodestra. Zaki ha detto di essere “pro Palestina” ma contrario ad Hamas.

La polemica tra Zaki e il centrodestra su Israele

Sono bastate poche parole contro il presidente israeliano Netanyahu per scatenare una polemica su social. Patrick Zaki in un post su X ha espresso la sua posizione sul conflitto israelo-palestinese che ha definito il presidente israeliano un serial killer che cerca di convincere la comunità internazionale che rispetta le convenzioni internazionali per legalizzare l’uccisione di civili. Parole forti che non sono sfuggite ad alcuni esponenti del centrodestra che negli scorsi giorni si sono schierati dalla parte di Israele.

Fulvio Martusciello (FI): “Fossi il suo rettore mi vergognerei di certe affermazioni”

Non si fanno attendere le risposte da parte del centrodestra. Uno dei più critici è il capogruppo di Forza Italia al Parlamento Europeo Fulvio Martusciello che ha attaccato il ricercatore dicendo che le sue dichiarazioni sono pressappoco “bestialità“:

“Zaki è un ricercatore ? Fossi un Rettore mi vergognerei di avere nello staff accademico un ricercatore che afferma simili bestialità. Le dichiarazioni di Zaki sono offensive per le nostre Universita’, per i nostri studenti e per quanti studiano per diventare ricercatori. Questo idolo della sinistra merita solo di essere ignorato”.

Polemiche anche da parte di Maurizio Gasparri che ritiene inappropriate le dichiarazioni di Zaki:

“Il ricercatore egiziano Patrick Zaki, per il quale l’Italia si è spesa molto affinché fosse garantita la sua libertà, ha definito, in un post, il capo del governo israeliano Netanyahu un ‘serial killer. Fermo restando che l’Italia fa bene a battersi per la libertà e la vita di tutti, compreso Zaki, come peraltro è avvenuto, resto allibito di fronte a queste parole”

La risposta di Zaki: “Non sono a favore di Hamas”

Il ricercatore dell’Alma Mater si è difeso con un nuovo post nel quale dice che nel conflitto tra Israele e Palestina nessuno può essere ritenuto “filo-Hamas” se sostiene la Palestina. Zaki dice inoltre di non essere dalla parte di Hamas, il ricercatore aggiunge poi che la vicinanza al popolo di Gaza in Itaia è problematica, soprattutto perché tutti i media internazionali “sono pro-Israele e non parlano della grave crisi umanitaria che c’è nella Striscia“. La priorità per Zaki è la vita dei civili:

“Condannerò sempre qualsiasi violenza contro i civili in tutto il mondo, e così facendo sarò sempre dalla parte dei deboli e contro il fascismo e l’occupazione. Sono stato e continuerò a essere un fervente sostenitore della causa palestinese e del diritto del popolo palestinese a riconquistare le proprie abitazioni e terre, le quali nel corso della storia sono state violentemente depredate. Le politiche razziste e di colonizzazione del governo di Netanyahu costituiscono la radice dello stato di guerra apparentemente perenne in cui ci troviamo ora, con il tragico risultato della perdita di migliaia di vite civili, tra cui donne e bambini innocenti”.