Alle ore 13 di oggi, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha reso un’informativa sulla situazione in Medio Oriente a seguito degli attacchi di Hamas contro Israele: la situazione rimane critica e il bilancio “è destinato ad aggravarsi“. In particolare, il ministro ha reso noto l’impegno del ministero, che da sabato mattina sta dando “priorità agli italiani in Israele” (sono 18mila, di cui mille con doppio passaporto; altri 10 italiani, invece, si trovano a Gaza) e sta “operando incessantemente“. Il ministero ha iniziato le procedure di rimpatrio per i circa mille viaggiatori temporanei in Israele: 200 sono partiti questa mattina con voli militari, altri 180 partiranno nel pomeriggio. Per quanto riguarda, invece, i coniugi italo-israeliani dispersi è plausibile che siano stati presi in ostaggio: “faremo il possibile per trovarli e portarli in salvo“, afferma il Ministro.

Israele, Tajani: “Ruolo dell’Iran preoccupante per aver plaudito all’azione di Hamas”

Un tema centrale per il ministro degli Esteri è quello delle risoluzioni, o una unitaria, o due mozioni distinte, di maggioranza e opposizione: “I capigruppo stanno discutendo, vedremo se si riuscirà a concordare”. Il ministro ha espresso la volontà di giungere a una mozione unitaria di governo e opposizioni, tramite la quale condannare l’attacco di Hamas ed esprimere sostegno a Israele, che, afferma Tajani, “è una nazione sovrana che ha il diritto di vivere in pace e sicurezza“. Da Tajani arrivano parole dure e che attribuiscono senza se e senza ma piena responsabilità ad Hamas: quello di sabato costituisce un “gravissimo atto di aggressione, privo di giustificazione, che ha riacceso un conflitto con conseguenze devastanti“.

Per quanto concerne i Paesi limitrofi ai luoghi del conflitto, il vicepremier ha garantito la “piena disponibilità dell’Italia a contribuire agli sforzi diplomatici” e conta sul “contributo costruttivo di Arabia Saudita, Egitto e Giordania“. Nella giornata di domani, a tal proposito, Tajani incontrerà al Cairo il presidente Al Sisi, per discutere del ruolo fondamentale dell’Egitto verso Hamas e nella liberazione degli ostaggi. Dall’altra parte, Tajani ha espresso preoccupazione per il ruolo dell’Iran, che ha plaudito all’azione di Hamas:

Per ora è un sostegno solo politico ma i festeggiamenti non lasciano intendere nulla di buono.

Alle ore 17 riunione straordinaria del Consiglio Affari esteri Ue

Nel pomeriggio, alle ore 17, il Ministro parteciperà a una riunione straordinaria del Consiglio Affari esteri della Ue, interamente dedicata al conflitto. Qui avrà modo di confrontarsi anche con i ministri degli Esteri di Israele e Palestina. È plausibile che si discuterà dei fondi destinati dall’Unione europea ai territori palestinesi, per i quali è stata prevista una revisione, al fine di verificare “che nessun finanziamento europeo consenta indirettamente a un’organizzazione terroristica di compiere attacchi contro Israele“. Non verranno invece sospesi gli aiuti umanitari (pari a 27,9 milioni per l’anno corrente). Su questo tema, Tajani assicura che si verificherà che tali fondi siano “usati a fini umanitari e non per altri scopi”.