Alla luce dello scoppio di un nuovo grave conflitto in Medio Oriente tra Israele e palestina, torna la questione internazionale del perchè lo stato Israeliano non sia stato mai membro della Nato. Molti esponenti di vari governi hanno infatti sostenuto questa ipotesi di ingresso più volte in passato, con mozioni e proposte, anche per l’adesione all’Unione Europea, al fine di una stabilizzazione di tutta l’area e una prospettiva di difesa congiunta. Vediamo quali sono state le ragioni storiche di questa decisione e quali approcci possibili in futuro, considerati i rapporti attuali tra i paesi membri Nato e Israele.

Perchè Israele non fa parte della Nato?

In vista di ulteriori sviluppi del conflitto tra Israele e Palestina, che molto probabilmente coinvolgeranno, se non proprio militarmente, almeno all’inizio diplomaticamente sia gli stati limitrofi arabi che molte nazioni occidentali, spunta la questione storica della mancata adesione alla Nato. L‘Alleanza Atlantica al fine di difendere la sicurezza dei paesi membri occidentali.

E la prima questione nasce proprio da un fatto geografico. Perchè pur riconoscendo il pieno diritto all’esistenza di uno stato israeliano, all’epoca della nascita dell’alleanza, il territorio non era compreso nell’area dei paesi del mondo previsti. Che inizialmente rientravano esclusivamente in quelli europei e nordamericani come prevede il trattato “delle aree nord atlantiche”. La scelta è stata anche di tipo politico e militare, perchè quando fu costituita la Nato, l’esercito di Israele non era stato giudicato ancora abbastanza forte. Inoltre uno tra i principali obiettivi Nato e cioè la difesa dalla minaccia costituita dall’Unione Sovietica durante la guerra fredda costituiva il rischio di alimentare un dominio russo in Medio Oriente. E una maggiore alleanza tra Mosca e i paesi arabi.

Negli anni però, sono stati molti gli esponenti politici occidentali a sostenere una ipotesi di ingresso. Evidenziando che l’appartenenza alla Nato potesse costituire non solo un deterrente per futuri attacchi, come quello accaduto pochi giorni fa, ma anche una maggiore possibilità di stabilire una più duratura pace. In vista di interventi di mediazione e se necessario anche militari, sostenuti da più fronti in caso di aggressione.

Quali sono gli ultimi paesi entrati a far parte della Nato

Proprio in questo momento storico la Nato sta ampliando gli ingressi di paesi membri nel trattato dell’alleanza atlantica. Le possibilità offerte a nuove nazioni che precedentemente non erano state considerate come opzioni, sono state ritenute necessarie, ancora una volta, proprio per difendersi dalla minaccia Russa.

Per questo in lista attualmente c’è soprattutto l’Ucraina, già sostenuta ampiamente a livello militare anche se paese non ufficialmente membro. Ma anche tutti quelli confinanti con la Russia, e in particolare dell’area del Mar Baltico. Hanno aderito nel 2004, e cioè: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia, Slovenia. Successivamente nel 2009 sono diventati membri ufficiali anche Albania e Croazia. Nel 2017 Montenegro e la Macedonia del Nord nel 2019.

Ultimo in termini di tempo l’accordo per l’ingresso della Finlandia, avvenuto il 4 aprile 2023. Il prossimo paese ad aderire potrebbe essere la Svezia, che ha manifestato interesse già da tempo. Aumentando anche, come previsto, le spese per il comparto difesa, proprio per questo obiettivo.

I rapporti attuali tra Israele e alleati Nato

Anche se ufficialmente Israele non è un paese membro della Nato, ed attualmente non c’è una vera prospettiva futura per un prossimo ingresso, la partecipazione ai trattati internazionali è rimasta sempre attiva. Così come il dialogo con i paesi attualmente nell’alleanza militare. Che contribuisce anche ad un rafforzamento dell’immagine della difesa della nazione a livello globale.

Anche la partecipazione ad esercitazioni congiunte, oltre che al Dialogo Mediterraneo e più volte in occasione di accordi per la sicurezza, ha dimostrato la vicinanza tra le due entità politiche e militari. Tuttavia, non è possibile ancora un intervento con la partecipazione dell’esercito Nato nel conflitto Israeliano Palestinese. Perchè non è previsto dal trattato che ha l’obiettivo di difendere esclusivamente i confini dei paesi membri.

Psoposte per l’ingresso di Israele nell’Unione Europea e nella Nato

Più volte in passato e più recentemente le nazioni occidentali si sono mosse in favore di una proposta per l’ingresso di Israele nella Nato e anche nell’Unione Europea. Anche se questa possibilità non è stata mai ufficialmente appoggiata dai vari governi israeliani, ci sono state varie mozioni di richiesta a livello europeo.

Tutto ciò sempre al fine di stabilizzare le tensioni presenti in tutta l’aera mediorientale. In molte proproste infatti quello che viene sottolineato è la vicinanza storico culturale di Israele con i paesi Eu. Soprattutto la democrazia parlamentare che caratterizza il paese già dalla sua dichiarazione di indipendenza. In netta controtendenza con i regimi islamici delle nazioni circostanti.