Aiuti, bonus e agevolazioni per le casalinghe attivi anche per il 2024. Ecco i diritti di coloro che sono impegnati nella cura della casa e della famiglia. Molti i benefici diretti a coloro che ricoprono in pieno il ruolo delle casalinghe/i. Analizziamo nel dettaglio gli aiuti disponibili dal 1° gennaio 2024.  

Bonus per casalinghe 2024

Anche per il 2024 resta attivo il Fondo casalinghe. Si tratta della possibilità di ottenere un trattamento economico a seguito del versamento del contributo richiesto dal Fondo. Possono registrarsi sia uomini che donne, con età compresa fra i 16 e i 65 anni, come previsto dalle norme sull’avviamento al lavoro.

La natura del bonus si basa sul lavoro svolto nelle mura domestiche. Non è proprio una questioni semplice, considerata la gestione complessiva del bilancio familiare, inclusa la cura della casa e l’assistenza continua e perpetua di ogni membro.

Il beneficio previdenziale prevede una spesa contributiva è minima, pari a 25 euro al mese.

Quanto prende una donna iscritta al Fondo casalinghe?

Le casalinghe iscritte al fondo che in regola con i pagamenti contributivi, hanno due opzioni previdenziali:

  • la pensione di inabilità riconosciuta con almeno 5 anni di contributi, a patto che venga riconosciuta l’assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa;
  • la pensione di vecchiaia è riconosciuta a partire da 57 anni di età, a patto che risultano perfezionati i requisiti di legge, inclusa una contribuzione minima di almeno cinque anni. L’INPS liquida il trattamento se l’assegno risulta pari 1,2 volte l’assegno sociale.

La pensione casalinghe non contiene una natura reversibile, pertanto non spetta ai superstiti.

L’erogazione del beneficio è subordinata alla registrazione presso l’INAIL. Nello specifico, possono registrarsi i casalinghi/e di età compresa fra i 18 e i 65 anni compiuti, impegnati in via esclusiva, a titolo gratuito, nella cura della casa e del proprio nucleo familiare.

Bonus donne casalinghe disoccupata 2024

Le donne casalinghe disoccupate possono richiedere un contributo economico a condizione che si presenti un evento legato alla nascita, adozione o affidamento di un minore fino a 6 anni di età, mentre per le adozioni o affidamenti internazionali viene riconosciuto un aiuto fino a 18 anni di età.

Si tratta della possibilità di ricevere un contributo pari a 1.773,75 euro (5 mensilità). L’erogazione del beneficio è subordinata dalla presenza di un reddito certificato ISEE uguale o inferiore a 17.747,58 euro.

Reddito di Libertà

Il Reddito di libertà rappresenta un aiuto destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori assistite dai centri antiviolenza nei percorsi prestabiliti, per rafforzare un percorso diretto all’autonomia.

Il beneficio economico riconosciuto corrisponde a 400 euro mensili pro capite, erogato in un’unica soluzione per un periodo di almeno 12 mesi.

 Si tratta di un aiuto diretto a sostenere le donne nelle spese volte a garantire l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, inclusa la preservazione di un percorso scolastico e formativo dei figli minori.

L’INPS, nella circolare n. 166 pubblicata l’8 novembre 2021, ha spiegato le principali caratteristiche del Reddito di Libertà, in particolare i requisiti di accesso al beneficio e la compatibilità con altri strumenti o aiuti di sostegno al reddito.

Polizza assicurativa INAIL

La polizza assicurativa INAIL è una misura contro gli infortuni introdotta con la legge n. 493/1999.

La spesa per l’assicurazione corrisponde a 24 euro annui, da versare entro il 31 gennaio 2024. Possono richiedere la polizza assicurativa INAIL i membri familiari:

  • tra i 18 e i 67 anni di età;
  • impegnati in via esclusiva, a titolo gratuito, nella cura della casa e del proprio nucleo familiare;
  • senza vincoli di subordinazione;
  • richiesta la cura della casa in modo abituale ed esclusivo.

La polizza assicurativa INAL è integralmente a carico dello Stato, in diversi casi, tra cui:

  • reddito personale non superiore 4.648,11 euro lordi annui;
  • reddito familiare complessivo non superiore a 9.296,22 euro lordi annui.