In questo articolo approfondiremo tre aspetti legati al territorio della Striscia di Gaza in Palestina: quanto è grande, chi la governa e come si vive al suo interno.

Striscia di Gaza, quanto è grande?

La Striscia di Gaza è un’enclave palestinese che copre una superficie di circa 360 chilometri quadrati ed è situata nella parte nord-orientale della penisola del Sinai. Questa regione confina con l’Egitto a ovest, si affaccia sul mar Mediterraneo a nord e condivide i suoi confini a sud ed est con Israele.

La Striscia di Gaza ha una popolazione di circa due milioni di persone, il che la rende una delle aree più densamente popolate al mondo, con circa quattromila persone per chilometro quadrato. È importante notare che la Striscia di Gaza costituisce solo una piccola parte dei territori palestinesi, con la Cisgiordania o West Bank che rappresenta la parte più estesa e separata da Israele.

Chi governa la Striscia di Gaza?

Hamas è un movimento militante di natura religiosa e nazionalista palestinese guidato da Ismail Haniyeh, che ha preso il controllo della Striscia di Gaza dopo aver vinto le elezioni nel 2006. A seguito della sua ascesa al potere, non si sono più svolte elezioni nella regione, e Israele ha imposto un blocco terrestre, aereo e marittimo su Gaza dal 2007.

Questo blocco ha avuto un impatto devastante sulla vita dei civili palestinesi, nonostante le numerose richieste delle Nazioni Unite e dei gruppi per i diritti umani di porre fine a questa situazione. Israele afferma che il blocco è necessario per proteggere i suoi cittadini da Hamas, mentre il Comitato Internazionale della Croce Rossa e altri organismi ritengono il blocco illegale.

Hamas è uno dei due principali partiti politici palestinesi ed è stato fondato nel 1987 durante una rivolta contro l’occupazione israeliana di Gaza e della Cisgiordania. Originariamente un ramo dei Fratelli Musulmani, il gruppo promuove principi islamici nella politica e ha guadagnato popolarità grazie ai servizi sociali forniti alla popolazione di Gaza, come l’istruzione e l’assistenza medica.

Tuttavia, Hamas è considerato un’organizzazione terroristica da molti paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Canada, a causa dei suoi attacchi contro Israele, che includono lanci di razzi e attentati suicidi. Queste azioni hanno creato divisioni tra i palestinesi, alcuni dei quali sostengono la creazione di uno Stato palestinese tramite mezzi pacifici. Il gruppo riceve un forte sostegno dall’Iran, che fornisce fondi, armi e addestramento.

Gaza è stata spesso teatro di conflitti tra Hamas e Israele, con pesanti bilanci di vittime sia tra i palestinesi che tra gli israeliani. La situazione rimane complessa, con recenti eventi che hanno portato a nuovi scontri e tensioni nella regione.

Come si vive nella Striscia di Gaza?

Le condizioni nella Striscia di Gaza sono state equiparate da Human Rights Watch a quelle di “una prigione a cielo aperto“, soprattutto a causa delle restrizioni di movimento imposte da Israele ai palestinesi. Secondo il gruppo israeliano per i diritti umani B’Tselem, Israele proibisce ai palestinesi di entrare o uscire dalla Striscia di Gaza, tranne in circostanze estremamente rare, come situazioni mediche urgenti e pericolose per la vita, o in casi limitati per motivi commerciali. Anche in queste situazioni, l’uscita dei malati spesso rimane soggetta alle decisioni di Israele.

La maggioranza dei palestinesi che vive nella Striscia di Gaza discende da profughi che fuggirono o furono espulsi dall’area diventata israeliana dopo la guerra arabo-israeliana del 1948. La popolazione è principalmente composta da musulmani sunniti, con una piccola minoranza di cristiani palestinesi. La Striscia di Gaza ha anche uno dei tassi di crescita annuale della popolazione più elevati al mondo, stimato al 2,91% nel 2014.

Il blocco israeliano durato sedici anni ha avuto un impatto devastante sull’economia di Gaza, portando a tassi di disoccupazione superiori al 40%. Secondo le Nazioni Unite, oltre il 65% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e il 63% delle persone è considerato “insicuro dal punto di vista alimentare” dal Programma Alimentare Mondiale. La situazione ha anche causato un aumento dei problemi di salute mentale tra i giovani di Gaza, tra cui la depressione.

La chiusura di Gaza ha impedito a molte persone professionali e talentuose di perseguire opportunità altrove e ha compromesso la vita dei palestinesi, evidenziando ciò che è stato descritto come un regime di apartheid e persecuzione per milioni di palestinesi da parte di organizzazioni per i diritti umani.