La Cisgiordania è un territorio della Palestina, precisamente quello situato sulla sponda occidentale del fiume Giordano, che include anche Gerusalemme est. Questa regione fu annessa alla Giordania nell’aprile 1950, ma nel giugno del 1967 fu occupata da Israele.

Differenza tra Palestina e Cisgiordania

Palestina

Il territorio della Palestina si compone di due regioni geografiche separate e non contigue tra loro: la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. La vaghezza dei confini è dovuta alla complessità del territorio palestinese, che è difficile da definire come una regione naturale autonoma. La Palestina è infatti parte di un contesto geografico più ampio noto come regione siriaco-palestinese. Questa regione presenta una diversità morfologica e climatica significativa, creando una varietà di paesaggi all’interno dei suoi confini.

La Palestina è piuttosto una regione storico-antropica che ha subito variazioni nel corso del tempo a causa dei cambiamenti nella distribuzione della popolazione lungo i margini desertici e delle complesse vicende politiche del territorio. Nel corso delle diverse epoche, la regione ha assunto vari nomi, tra cui Retenu a nord e Haru a sud nei documenti egiziani, Canaan nei documenti egiziani, babilonesi e nella Bibbia, nonché Terra Santa. Tuttavia, il nome che prevale oggi è Palestina, derivato dalla parola greca “Palaestina,” che fu inizialmente associata principalmente alle parti costiere a sud della Fenicia, che furono occupate dai Filistei nel XII secolo a.C. Il termine “Palestina” deriva dal nome dei Filistei (in ebraico Pĕlishtīm), ed è stato successivamente adottato e utilizzato per designare l’intera regione.

Cisgiordania

In seguito alla conclusione del dominio britannico sulla Palestina nel maggio del 1948, la Cisgiordania avrebbe originariamente dovuto far parte di uno stato arabo-palestinese in conformità al piano di spartizione delle Nazioni Unite stabilito nel novembre del 1947. Tuttavia, durante il conflitto che si svolse tra il 1948 e il 1949, la Cisgiordania fu occupata dalla Giordania e successivamente annessa a quest’ultima.

Nel giugno del 1967, Israele prese il controllo militare della Cisgiordania, separandola da Gerusalemme Est, nonostante le continue condanne dell’Onu.

La politica di colonizzazione della Cisgiordania da parte di Israele ha rappresentato uno dei principali ostacoli al progresso dei negoziati tra Israele e i Palestinesi, continuando anche dopo gli accordi di Oslo del settembre 1993. Un nuovo accordo siglato dalle parti nel settembre 1995, noto come Oslo II, ha diviso la Cisgiordania in tre tipi di zone: zona A, sotto il controllo palestinese; zona B, sotto il controllo congiunto israelo-palestinese; zona C, sotto il controllo israeliano. Nel corso degli anni, la Cisgiordania è stata interessata da numerosi conflitti e tensioni, con gli insediamenti israeliani che hanno continuato a espandersi, il che ha ostacolato notevolmente la creazione di uno stato palestinese.

La costruzione di una barriera difensiva di sicurezza da parte di Israele tra il territorio israeliano e la Cisgiordania ha accentuato le divisioni e le tensioni. Questa barriera ha spesso comportato l’annessione di porzioni significative di territorio palestinese in territorio israeliano, causando la distruzione di case e terre, nonché la creazione di enclavi palestinesi isolate.

Durante questo periodo, ci sono state divisioni interne palestinesi, culminate in una guerra civile a Gaza nel giugno 2007, con l’organizzazione fondamentalista Ḥamas che ha preso il controllo della Striscia di Gaza, portando a una divisione tra Gaza e la Cisgiordania. Tali divisioni hanno complicato ulteriormente il processo di pace.

Negli ultimi anni, gli sforzi per la pace sono stati minati da tensioni crescenti tra Israele e la comunità internazionale a causa della costruzione continua di insediamenti e delle difficoltà nel negoziato tra le parti. Questa situazione ha reso incerto il futuro della Cisgiordania e la prospettiva di un accordo di pace duraturo tra Israele e i Palestinesi.

Dal punto di vista economico, la popolazione della Cisgiordania è principalmente coinvolta nell’agricoltura e nell’allevamento, sebbene queste attività siano significativamente limitate dalla scarsa disponibilità di risorse idriche.