Il Reddito di infanzia sostituirà alcune delle disposizioni contenute nell’Assegno unico e universale? Parlare dell’introduzione di una nuova misura a sostegno delle famiglie con figl, significa aprire una nuova possibilità per contrastare la diminuzione delle nascite ai minimi storici.

Uno dei tanti interventi centrali su cui il governo Meloni intende agire nell’immediato potrebbe alla fine diventare la misura più importante della Manovra 2024. La svolta è stata comunicata da Palazzo Chigi durante l’approvazione della Nota di aggiornamento al Def, nella quale è stato esplicitamente annunciato il finanziamento di risorse destinare alle misure per il “sostegno alle famiglie e alla genitorialità”. Analizziamo insieme come funziona il Reddito di infanzia 2024.

Reddito di infanzia 2024: nuovo bonus per le famiglie

Il 2024 si prospetta ricco di novità, sopratutto per le famiglie con figli. L’apertura a nuove risorse per rafforzare il potere d’acquisto delle famiglie è sicuramente l’obiettivo principale del governo italiano. Incentivare le nascite, attualmente ai minimi storici, rappresenta un intervento indispensabile per tentare di evitare il rischio di una crisi demografica che avrebbe un impatto diretto sul ciclo di vita previdenziale.

La famiglia torna ad essere la pietra angolare della crescita, uno strumento finalizzato al potenziamento delle famiglie e al servizio del Paese. Attualmente, il nuovo Reddito di infanzia è una proposta di legge inclusa nel pacchetto per il sostegno alle famiglie. Vediamo insieme le caratteristiche principali della nuova misura per in favore dei figli.

Che cosa è il bonus infanzia?

Il Reddito di infanzia, noto anche come bonus infanzia, è un contributo economico pari a 400 euro erogato per ciascun figlio a carico fino a 6 anni di età. Il contributo potrebbe essere incrementato, per le famiglie monogenitoriali o per quelle con figli con disabilità.

Il nuovo bonus infanzia sarebbe riconosciuto alle famiglie con figli a carico, senza particolari soglie reddituale ISEE. Infatti, il contributo spetterebbe per i redditi fino a 90 mila euro.

Si tratterebbe di una prospettiva economica migliore rispetto alle condizioni previste per l’Assegno unico universale (Auu). Attualmente, l’assegno garantire un importo massimo pari a 250 euro per ogni figlio, incluse di  maggiorazioni.

Come richiedere bonus infanzia?

Molto probabilmente, la gestione del Reddito di infanzia 2024 sarà affidata ai Comuni. È possibile che l’assegno venga riconosciuto a domanda e distribuito dall’INPS.

Non si esclude l’erogazione automatica del contributo. Ulteriori dettagli saranno resi noti una volta che la misura diventerà ufficiale.

Cosa spetta a chi partorisce nel 2024?

Nel 2024, rimane attivo l’Assegno di maternità dei Comuni. Il bonus mamme disoccupate viene erogato a domanda.

Si tratta della possibilità di ricevere un contributo pari a 383,46 euro al mese per 5 mensilità, per un totale è di 1.917,30 euro, a condizione che siano rispettati i requisiti di legge.

Il beneficio viene riconosciuto in caso di parto, adozione o affidamento di un minore.

Che bonus ci sono per chi è incinta?

Il beneficio attivo per le donne in gravidanza è l’Assegno unico universale. Le donne in gravidanza possono richiedere un aiuto a partire dal settimo mese di gestazione fino al 21° compleanno, a condizione che risultino perfezionati i requisiti di legge.

Il beneficio in favore dei figli non è condizionato dal reddito ISEE, pertanto spetta un contributo minimo per i redditi alti e un assegno più corposo per le famiglie con figli più bisognose.

Quando verrà introdotto il Reddito di infanzia con bonus da 400 euro?

Attualmente, le risorse finanziarie per la prossima manovra sono limitate. Per questo sarà necessario capire da dove e come il governo italiano potrebbe reperire nuove risorse per garantire un Reddito infanzia per il 2024, un bonus pari a 400 euro per ogni figlio fino a 6 anni di età.

Tuttavia, non è escluso che vengano modificati i requisiti per l’Assegno unico universale per fare spazio al Reddito di infanzia.

È possibile, infatti, che vengano introdotte nuove maggiorazioni volte a sostenere economicamente i nuovi nati fino a 6 anni di età. Ulteriori dettagli dovrebbero essere resi noti nei prossimi giorni; vi terremo informati.