Una lunga gavetta per una lunga carriera. Ci ha messo tanto impegno e sacrificio, Gennaro Iezzo, per arrivare in Serie A, ma alla fine ce l’ha fatta. L’esordio arriva con il Cagliari, ma è con la maglia del Napoli che il portiere di Castellammare di Stabia riesce a consacrarsi nella massima serie. Un percorso lungo 6 stagioni, dal 2005 al 2011, che hanno consentito all’ex numero 1 di collezionare 104 presenze. Per commentare il momento di crisi del Napoli, Iezzo è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Napoli in crisi, Iezzo a Tag24

Tre buone prestazioni non fanno di certo primavera. Dopo aver battuto Lecce e Udinese e aver fatto una buona prestazione in Champions League con il Real Madrid, al Napoli di Garcia è bastato il passo falso con la Fiorentina, prima della sosta per le Nazionali, per riaccendere i dubbi sul mister e far riemergere le polemiche nell’ambiente azzurro. La posizione del tecnico ora è in bilico e il presidente De Laurentiis starebbe valutando anche l’ipotesi dell’esonero. Per commentare la crisi del Napoli, Iezzo, ex portiere che ha vestito la maglia dei campani dal 2005 al 2011, è intervenuto in esclusiva a Tag24.

Momento complicato per il Napoli, tant’è che si parla del possibile esonero di Garcia. È l’unica soluzione? Cosa non sta funzionando?

“Non so se sia l’unica soluzione, certo è che quando le cose non vanno bisogna analizzare un po’ tutta la situazione. Al di là degli sbagli dell’allenatore, in campo scendono i giocatori. Nelle ultime tre gare, compresa la Champions League, il Napoli aveva dato segni di miglioramenti rispetto alle prime uscite stagionali, però le prestazioni dei singoli e di tutta la squadra nell’ultima gara non sono state all’altezza di una squadra scudettata”.

A proposito di singoli, apriamo il capitolo Meret. Sul primo gol di ieri ha probabilmente commesso un errore, ma a parte questo sembra un po’ insicuro. Come mai? Tu come lo vedi?

“Questa stagione sta girando male. Sul primo gol di ieri ha sicuramente grosse responsabilità perché da quella posizione dovrebbe diventare difficile per gli avversari fare gol. Deve tornare sui suoi livelli, quelli dello scorso anno quando riusciva a salvare il risultato, dare sicurezza e portare punti alla squadra. Ha le qualità per farlo: parliamo pur sempre di uno dei portieri della nazionale italiana. Si deve ritrovare”.

Le critiche che stanno arrivando nei suoi confronti ti sembrano eccessive?

“Non è facile perché, soprattutto quest’anno, l’ambiente è pesante e lo stanno tartassando. Deve essere bravo a farsi scivolare addosso tutte le critiche e cercare di ripartire già dalla prossima partita. Sicuramente la sosta per le nazionali servirà sia a lui sia agli altri per ritrovarsi”.

Tu hai vissuto in tanti spogliatoi e quello del Napoli è sicuramente uno degli ambienti più caldi per tanti aspetti: la città, la passione, il tifo. In questo momento lo spogliatoio sembra piuttosto nervoso, è evidente che ci sia una scollatura. È un problema anche di rapporti con il mister?

“Purtroppo è difficile dirlo perché bisognerebbe frequentare lo spogliatoio. A prescindere da tutto, però, l’allenatore va rispettato: deve decidere in pochi secondi e spesso è costretto a fare delle sostituzioni che possono essere giusto o sbagliate. Fa parte del gioco del calcio. Quando un giocatore viene sostituto, soprattutto in considerazione di tutte le telecamere che ci sono, dovrebbe evitare gesti che poi possono rivelarsi pericolosi per la serenità e l’equilibrio di tutto lo spogliatoio”.

Nelle ultime prestazioni il Napoli aveva dato segnali di ripresa, anche con il Real Madrid in Champions League. A cosa può ambire questa squadra?

La squadra ha le qualità per giocarsi lo scudetto, sia per il livello della rosa sia per quello che è stata capace di fare lo scorso anno. I calciatori, del resto, sono gli stessi, a parte le cessioni di Kim e Lozano. Poi sono arrivati diversi giocatori come Natan che stanno iniziando a convincere nelle prestazioni. Certo è che bisogna ripartire subito dopo la sosta e rimettersi in carreggiata, altrimenti i punti diventano pesanti e la distanza difficile da recuperare”.

Si ripartirà, quindi da Garcia?

“Credo di sì, anche perché non vedo nomi che possano dare delle garanzie. Non ci sono allenatori liberi con un passato importante a livello europeo”.