Negli ultimi tempi si sente spesso parlare di gender pay gap: ecco tutto quello che c’è da sapere sul divario di pagamento nel mondo del lavoro legato al genere, cosa di intende e come può essere calcolato.

Cosa si intende per gender pay gap?

Quando si parla di gender pay gap si intende il divario retributivo di genere nel mondo del lavoro. Essenzialmente si tratta della differenza tra il salario annuale medio percepito dalle donne e quello percepito dagli uomini. A questa definizione corrispondono due varianti, il gender pay gap “non corretto” (o “grezzo”) che considera unicamente il salario orario medio.

C’è poi un gender pay gap “corretto” (o “complessivo”) che, oltre al salario orario medio, fa riferimento alle caratteristiche individuali che potrebbero spiegare una parte del divario salariale. Queste caratteristiche ad esempio possono essere i differenti tipi di occupazione, il livello di istruzione e l’esperienza lavorativa. Stereotipi di genere, disponibilità di ore ridotta, interruzioni di carriera sono fattori che contribuiscono ad acuire le differenze.

Il divario di genere viene monitorato da diversi istituti, tra i quali uno dei più conosciuti è il World Economic Forum, che ogni anno redige un Global Gender Gap Report dove si analizzano i Paesi e i settori più a rischio nelle differenze di pagamento degli stipendi tra lavoratori e lavoratrici.

Come si calcola?

Il gender pay gap si calcola in base alla differenza media della retribuzione lorda oraria, al lordo quindi della tassazione e della contribuzione tra un uomo e una donna. Nel calcolo incidono anche il numero medio mensile di ore retribuite e il tasso di occupazione femminile.

Quindi si considera il salario orario medio di uomini e donne, si procede al calcolo della differenza e la si esprime come percentuale del salario orario maschile. Questo è il metodo statistico che usa la Commissione Europea per mettere a confronto le situazioni nei paesi dell’Unione. Grazie a questa misurazione, si è venuti a conoscenza del fatto che di base in media le donne guadagnano per ogni ora lavorata il 18% in meno rispetto agli uomini in Europa.

Tra le cause che principalmente determinano questo fenomeno rientrano vari fattori legati alla discriminazione di genere, alla differenza nell’ambito dei settori di lavoro, delle ore lavorate, degli anni di esperienza acquisiti.