Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare e sindaco di Terni, ha dichiarato di aspettarsi una risposta dura da parte di Israele dopo l’attacco di Hamas, e a chi gli fa notare il rischio di una Terza Guerra Mondiale risponde che questo non deve essere una scusa per subire la barbarie palestinese.
Bandecchi: “Terza Guerra Mondiale dopo l’attacco di Hamas? La paura non può essere una scusa”
Stefano Bandecchi, a Perugia per la presentazione di Davide Baiocco a candidato sindaco del capoluogo umbro per le elezioni del 2024, è stato raggiunto dai cronisti prima della conferenza stampa. Interpellato sui temi della politica nazionale e internazionale, il sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa Popolare non si è tirato indietro, come suo solito, dall’esprimere a muso duro le idee in cui crede.
In particolare, sull’attacco di Hamas a Israele, Bandecchi usa parole forti, dichiarandosi al fianco di Israele e augurandosi una dura rappresaglia. “Se spiana Gaza fa bene“, ha detto il coordinatore di AP, ricordando la sua difesa, in passato, dei palestinesi. “Ho difeso a suo tempo i palestinesi e ho visto ragazzi morire per Sabra e Shatila ma mi ero già stranito quando fecero l’attentato a Fiumicino. Oggi questo gruppo di palestinesi sta con l’Iran e questo non mi sta bene affatto. Per quanto mi riguarda – dichiara il sindaco di Terni – Israele fa bene a fare quello che fa e, anzi, mi sembrano ancora troppo moderati“.
E, a chi gli fa notare che un’escalation del conflitto potrebbe portare a una Terza Guerra Mondiale, Bandecchi risponde secco “chi se ne frega! Se scoppia la terza guerra mondiale almeno poi staremo in pace per 80 anni. In certi momenti la paura fa schifo a tutti, anche a me. Però – conclude – il fatto che ci sia un rischio non può essere una scusa per continuare a subire“.
“Alternativa Popolare è un partito, gli altri sono dei club guidati da una persona”
Bandecchi passa poi alla politica nazionale. Dopo una stoccata sull’autonomia differenziata (“Non sono d’accordo. È la tangente pagata dalla Meloni alla Lega per tentare di fare qualcosa che assomigli al presidenzialismo, altra cosa con cui non sono d’accordo“), si passa alle elezioni che attendono Perugia nel 2024. Una città, fa notare il sindaco di Terni, dove “la delinquenza è a livelli stratosferici, il lavoro è in diminuzione netta e si perdono aziende e negozi in una città turistica“. È necessario, quindi, un cambiamento, perché “se c’è qualcosa che non va a Perugia, si cambia chi comanda“.
Tuttavia, alla domanda se Davide Baiocco sia l’uomo giusto per questo cambiamento, Bandecchi risponde che “non esistono uomini giusti o sbagliati, ma partiti giusti o sbagliati. Non serve l’uomo forte ma la politica – continua il coordinatore nazionale di AP – con idee che, quando l’uomo muore, vadano comunque avanti“.
In questo senso, Bandecchi cita l’esempio di Forza Italia che “morto Berlusconi, è andata in pezzi“, al quale contrappone Alternativa Popolare, un partito in cui “gli uomini che sono al suo interno hanno il supporto della sua politica. Noi siamo un partito, gli altri sono dei club guidati da una persona“, sottolinea per poi promettere: “Noi ci mangeremo Forza Italia“.
Una singolarità, quella di AP, che la porterà a correre da sola ai prossimi appuntamenti elettorali, perché “non troviamo idee condivisibili negli altri partiti e, se ci unissimo a qualcuno, saremmo una goccia di vino in un bicchier d’acqua“.